Come abbiamo detto più volte, la museologia è uno degli ambiti di utilizzo più papabili per la realtà virtuale. Questo perché tramite un visore è possibile immergersi in altre epoche, e non soltanto vedere i reperti con i propri occhi, ma camminarvi al proprio interno. Con lo stesso obiettivo il Great North Museum di Newcastle, in Inghilterra, ha commissionato un nuovo progetto VR: si intitola The Greek Home ed è stato realizzato dal team Chronicles VR in partnership con la Newcastle University. In realtà quella che è disponibile su Oculus VR Share è soltanto una demo di un'esperienza più ampia, che, come suggerisce il titolo, permette di camminare all'interno di una fedelissima ricostruzione di una casa dell'antica Grecia. Potrete decidere di navigarla in lungo e in largo, oppure recarvi in specifici segmenti.
L'esperienza non si limita semplicemente alla ricostruzione degli interni: sono infatti stati scannerizzati in 3D alcuni oggetti del museo, ricreati successivamente all'interno della app. In questo modo i visitatori virtuali possono vedere gli oggetti così com'erano in origine, e scoprire la loro effettiva collocazione nella casa. Questo è sicuramente un vantaggio che la realtà virtuale offre rispetto ai musei tradizionali: si può infatti gestire a piacimento la posizione degli artefatti, senza doverli per forza relegare all'interno di teche. La VR è legata a doppio filo alla conservazione dei beni culturali, e credo che anche in Italia farebbe davvero molto bene guardare alle rappresentazioni virtuali: immaginate quanto verrebbe valorizzato il nostro patrimonio artistico se fosse reso fruibile a chiunque in realtà virtuale. Fantascienza? Speriamo di no.
The Greek Home è disponibile per Oculus Rift DK1 e DK2 e può essere scaricato a questo indirizzo.
Fonte: VRFocus