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Adesso, anche se penso di averlo visto un po’ di mondo, e so, per certo, che è fatto di tanti piccoli paesi.
Mi sono trovato a girare per mari, per terra e per cieli, come da bimbetto facevo il giro dei campi lungo la ferrovia ed il fosso di Ma’one.
Aver visto il tralcio fiorire, metter foglie e poi grappoli, che ho visto cambiar colore, maturare.
Aver visto rivoltare la terra in tanti modi, e poi averci nascosto semi, e visti germogliare, e gli steli crescere, indorare. E sono salito sulle macchine che trebbiavano.
E poi, che cosa vorrei raccontare? Anche stasera è bastata la vista, nel cielo che stava prendendo il colore della notte, di una sottilissima lama di luna, per emozionarmi, e spingermi a fermarmi e scattarle qualche foto.
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