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VITA A IMPATTO 0? vita a impatto MINIMO: provarci è un'imperativo!

Creato il 05 aprile 2011 da Kia
VITA A IMPATTO 0? vita a impatto MINIMO: provarci è un'imperativo!In principio fù Leo Hickman poi arrivò Al Gore quindi Colin Beavan e qui da noi Paola Maugeri: cosa hanno in comune tutte queste persone? semplice, passare un messaggio forte e chiaro "NON C'E' PIU' TEMPO!BISOGNA AGIRE E NON DEMANDARE AGLI ALTRI!"
Alcuni di noi hanno sempre avuto una sensibilità e una coscienza ambientale anche prima che il BOOM ECO diventasse COOL ma io sono dell'idea che per raggiungere uno scopo tanto importante non è bene fermarsi troppo sui dettagli.
Dal 2007 ho iniziato a capire chiaramente che per RIDURRE RICICLARE E RIUTILIZZARE non ci voleva davvero uno sforzo inumano e che...
i consigli che ci davano i nostri nonni in fondo erano i migliori, in pratica  una volta entrato nella propria vita il mantra delle 3 R non è possibile farlo più uscire:
per me è stato l'inizio della mia via per la consapevolezza!
Il mio primo passo fu' comprendere che dietro ad ogni scelta c'era una conseguenza e a volte, per non dire sempre, le conseguenze peggiori ricadevano sull'ambiente.
La mia lista per migliorare me stessa fu' gettata così d'impulso:
-passare al biologico
-passare da vegetariana a vegan (e chi onnivoro a vegetariano perché ridurre la carne significa ridurre CO2 quindi chi mangia ancora carne non può dirsi ecologista!)
-RICICLARE
-abolire ( ma poi capii che ridurre è più verosimile) l'auto usando di più i mezzi pubblici, la bicicletta e le gambine
-risparmiare l'acqua
-comprare il meno possibile
-usare borse riutilizzabili in stoffa e non in plastica ( o le furoshiki hand made!)
Poi scoprii che era possibile conteggiare il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 e allora calcolai la mia impronta...
Proseguendo su questo cammino lastricato di tantissime buone intenzioni ma altrettante difficoltà mi scoprii una fantastica detentrice di pollice verde iniziando così la coltivazione di un orto su balcone grazie al piccolo magnifico libricino "Il balcone dell'indipendenza" e "L'orto sul balcone" anche alle spiegazioni su talee, margotte, innesti, fattemi da persone molto più sagge di me! La scoperta dell'irrigazione goccia a goccia poi mi aprii un mondo in quanto è la forma di irrigazione che in assoluto permette un risparmio idrico maggiore ed in ultimo l'autocostruzione della  mia fantastica compostiera autosufficiente da balcone che mi permise fin da subito di avere compost maturo e di ottima qualità tutto l'anno partendo dai rifiuti di cucina (l'apoteosi delle 3 R)!
Andando avanti di questo passo continuai a riflettere circa il modo per poter ridurre la mia impronta...e arrivarono così i miei spunti di eco-riduzione questi davvero pensati e completi!
dalla coltivazione in balcone alla cucina, l' autoproduzione mi hanno portato ad autoprodurmi (ma soprattutto inizialmente sperimentare!)
-i germogli
-il seitan
-lo yogurt di soia
-il latte vegetale ed il tofù
-la pasta madre utile per pane, pizze, focacce
-i crauti
-un essicatore per essicare frutta e semi
di lì a poco tutto questo si ripercuoteva anche sui viaggi e quindi sulla valigia per il viaggio oltre che al viaggio stesso!
A casa invece la mia riduzione ed autoproduzione mi  portò velocemente all'autoproduzione del beauty-case perfetto:
-autoproduzione di colore per capelli: hennè ed indigo
-autoproduzione di un oleolito profumato per il corpo
-autoproduzione di gel per capelli ai semi di lino
-autoproduzione del burrocacao
-autoproduzione del dentifricio
-autoproduzione del deodorante ed infine
-all' autoproduzione del sapone 
oltre che l'inizio dell'uso della mooncup e del mineral make up ...
Queste sono le mie esperienze iniziate 4 anni fa' ma poco importa se i vostri intenti son di vecchia data o novellini il punto è provarci tutti i giorni! 





 
 



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