Magazine Diario personale

Vita da aspiranti

Creato il 15 novembre 2011 da Cuoredilattice @cuoredilattice

Com’è dura la vita da aspiranti. Non sapete di cosa sto parlando? Avete sempre ottenuto ciò che volevate grazie alla vostra determinazione e al vostro impegno? Potete anche smettere di leggere e,dato che ci siamo, scio’. Questo non è il blog che fa per voi.

è iniziata alle elementari. I bambini estroversi già manifestavano quel sentimento maledetto ,che mi perseguiterà per anni e che manderà a rotoli quasi tutti i miei piani: la competizione.  Io ero una timida,oltre tutto mi sentivo emarginata,perchè ero “quella della primina”, che faceva su e giù tra l’asilo e la classe dei grandi. Ero confusa sulla mia identità e mi ero da pochissimo lasciata con Cesco, il principe azzurro dannato e ladro, per cui vi rimando al post sotto.

Insomma,la capo banda era una certa Ottavia,il cui nome dice già tutto, che andava in terza, e dico in terza, elementare.Stava con noi con la scusa dell’insignificante sorella più piccola ma immagino che anche lei si sentisse a disagio con quelli della sua età e preferisse spadroneggiare su di noi. L’unica cosa che riusciva bene alla delicata bulla Ottavia era leggere. Per cui organizzava gare di lettura durante la ricreazione. Mandavano avanti sempre qualche maschio gorilla che si credeva più bravo,al di fuori di ogni logica, spinto dal puro spirito di competizione,che,come dicevo poc’anzi,genera grandi delusioni. Disgraziatamente, ogni tanto, frustrati dalla continua sconfitta, mandavano avanti me,la timida bambina quasisempremuta che ogni volta che apriva un libro si trasformava in un cinguettante usignolo. Ok, diciamo che me la cavavo meglio degli altri.

La maggior parte delle volte, vinceva lei, giustamente. Ma io volevo urlare a tutti, un dettaglio fondamentale, che a tutti sembrava sfuggire: lei andava in terza,e dico in terza, elementare! Era decisamente un’ingiustizia! Altre volte invece diventavo paonazza dalla rabbia perchè ero sicura,e dico sicurissima, di essere stata più brava. Ma,ovviamente,in entrambi i casi,tacevo. Perchè ero una timida,che in queste situazioni,si legge scema.

Quel periodo è stato contraddistinto dalla mia aspirazione a diventare una non-timida,oltre che ad essere la nuova bulletta Ottavia,dai capelli ricci e gli occhi azzurri sporchi,che sapeva leggere meglio ed era la capo banda.

Poi Ottavia è stata bocciata ma io non sono diventata nè meno timida nè la capo banda nè tanto meno i miei capelli son diventati ricci e ancor meno i miei occhi azzurri. Però ho imparato a leggere benissimo. Maledizione.

Continua nelle prossime puntate… (ma a chi interessa?)



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