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Ovvero, visto che tormenti gli autori con le tue domande, cara Babette, adesso l'intervista te la facciamo noi. Ed ecco che i ragazzi del Collettivo IDRA mi hanno rivolto una serie di domande, alle quali ho risposto un po' a ruota libera.
Diamo il benvenuto a Babette Brown, blogger di "Babette legge per voi".Grazie! Mi sento un po’ come sulla poltrona del dentista. Comoda, per carità, però sai anche che fra poco arriveranno il trapano e altri strumenti di tortura.
1. Come e quando è nata l'idea di fondare un blog di letteratura e a cosa si ispira il nome Babette?Oh, la storia! Nel Pleistocene, quand’ero giovane… Calma, niente paura: non ho intenzione di arrivare così lontano. Mia cara, hai davanti a te un dirigente scolastico in pensione. A parte questo, sono una brava persona. Non parlare ai miei amici del lavoro che ho svolto per lunghi anni, perché a loro ho sempre detto di aver fatto la pianista in un bordello. Ci tengo alla mia reputazione! La battuta è vecchia, lo so, ma nemmeno io sono di primo pelo.Sono sempre stata una lettrice famelica, con la casa piena di libri e riviste. Ho rinunciato alla televisione (non è stato un grosso sacrificio, vista la qualità dei programmi) per leggere in santa pace almeno quattro d’ore al giorno. Poi, durante il fine settimana, mi scatenavo. La pensione è stato il momento dell’assalto alle librerie del quartiere e ai vari siti dove acquistare gli e-book. Ho sempre discusso con gli amici più cari di libri, personaggi, storie, scrittori. Da bambina riscrivevo le fiabe a modo mio (basta principi azzurri!) e narravo storie lacrimevoli di orfanelle. I miei seguivano con preoccupazione questa mania di far morire a pagina 2 i genitori delle mie eroine.Dall’1 settembre 2013, ho pensato di impiegare il mio tempo nel fare ciò che mi è sempre piaciuto (insieme alla buona tavola e altre cosette): leggere e parlare di libri. Ecco che, a metà novembre, dopo un breve apprendistato come “recensora” per Insaziabili Letture (salve, ragazze!), ho imparicchiato a usare blogspot e ho aperto il mio blog.Il nome Babette? Era quello della mia vecchia cagna. Lei e io abbiamo trascorso tredici anni d’amore, la storia più bella della mia vita (non se ne abbia il mio ex marito, la verità tocca pur dirla, ogni tanto). Ho il suo nome tatuato sul braccio sinistro, assieme alla frase “sentirò sempre i tuoi passi accanto a me”.2. Ci descriva la giornata tipo di una blogger?Non ho idea di come trascorra la sua giornata UNA blogger. Ti posso raccontare come trascorro la MIA giornata.Sveglia a ora imprecisata, dalle 5 alle “oh, santo cielo, gli amici mi aspettano al bar”. Acchiappo l’Ipad e vado nel gruppo “Babette legge per voi”. Posto una citazione e un’immagine, quella –solitamente- di un bel ragazzo con addominali da urlo. Come diceva sempre madre “vecchia sì, morta no”. Già, perché ho la bellezza (o bruttezza, decidi tu) di sessantasei anni. 1948: classe di ferro.Dopo la passeggiata con Bonnie Lass (la cagna si è ritrovata un nome scozzese, ma è sciroccata come me e quindi le piace) e il cappuccino al bar con gli amici, torno a casa. Grazie a un colf che penso di adottare, devo solo rifare il letto, lavare due piatti e, una volta alla settimana, fare la spesa. Al resto pensa lui. Tempo libero? Una valanga! Un’occhiata a Facebook, ai giornali on-line e vado alla caccia di qualche novità. Arriva, poi, il momento della posta. Alcune case editrici, o gli autori stessi, mi inviano i libri per i quali desiderano la presentazione, la recensione, un’anteprima. Arrivano anche richieste di interviste, o sono io a proporle.Leggo per molte ore. Altro tempo lo dedico a curare i rapporti con i ragazzi del gruppo (siete meravigliosi, vi adotterei tutti). Poi, naturalmente, scrivo: le recensioni e le interviste di cui sopra, qualche réportage (gli ultimi, per il WFF a Matera e per l’evento EWWA a Roma). Prendo appunti per lavori futuri. Mi dedico anche all’editing per un piccolo gruppo di autori. Sembra che siano felici dei miei interventi feroci e perentori. Massa di masochisti!3. Oggi la figura del critico letterario è stata in parte sostituita da quella dei blogger. Cosa si prova a sapere che il proprio giudizio in merito a un romanzo può contribuire al successo o all'insuccesso di un autore?Inutile girarci intorno: rappresenta una grossa responsabilità. La settimana scorsa, un’autrice mi ha mandato un mp: “La tua anteprima ha fatto volare le vendite del mio libro!”. Arrivano anche commenti di fuoco, o veri e propri processi alla strega, se per caso pesto i piedi a qualcuno con una recensione negativa. Lo confesso, qualche volta ci vado giù pesante, ma non sopporto che uno scrittore che si definisce tale non abbia chiare le regole dell’ortografia, della punteggiatura e litighi con i congiuntivi.4. Il suo blog è uno dei più seguiti soprattutto per quel che riguarda la letteratura rosa. Di recente ha vinto anche il premio Net-Parade Awards. Quando ha dato vita al suo blog, si aspettava di avere così tante lettrici per le quali la sua pagina è diventata un luogo di incontro quotidiano?Nel modo più assoluto NO. Mi sarebbero sembrati tanti anche i lettori di Manzoni… Mi fa piacere, ovvio, non tanto per il “successo” (messo fra molte virgolette), ma perché questa attività di blogger mi ha fatto conoscere tantissime persone, con le quali sono in costante rapporto. Da quando sono iscritta a EWWA (European Writing Women Association), poi, ho partecipato a incontri, conferenze, eventi. “Tu sei Babette?” e c’è sempre qualcuno che mi abbraccia e dice “Io sono tizia…”. Per mesi ci siamo parlate quasi quotidianamente ed ecco, arriva il momento dell’incontro. Che volete, alla mia età ci si commuove…Una confessione. Hai detto che il mio blog è fra i più seguiti per quanto riguarda la letteratura rosa. Ebbene, a parte due Delly letti a quindici anni, e tre Heyer acquistati per compiacere la suocera (non è servito: vipera era e tale è rimasta anche in seguito), non avevo mai dedicato il mio tempo alla narrativa rosa. Ricordo che prendevo spietatamente in giro l’amica Franca, adepta di Woodiwiss, tanto che lei aveva nascosto la collezione dietro l’enciclopedia britannica! Dopo un’adolescenza e una maturità trascorse a leggere classici e narrativa “alta” (perdonami, ma la pensavo così), ho pensato che qualche lettura leggera mi avrebbe fatto passare il magone da “sono in pensione e adesso che ***** faccio”. Un po’ di Urban Fantasy, qualche erotico, e poi… Mary Balogh, Lisa Kleypas, rosa storici come piovesse, i Romantic Suspense, il romance contemporaneo. La scoperta di ottime autrici italiane, quelle che avevo snobbato per secoli, preferendo le firme straniere, è stato l’ultimo passo della mia conversione. Mea culpa. Mea maxima culpa.5. In ultimo un consiglio per chi volesse sottoporre un proprio romanzo alla sua attenzione. Quando un autore/autrice la contatta per avere una recensione, cosa deve aspettarsi? O a cosa deve essere pronto?Ho un indirizzo di posta elettronica che tutti conoscono ([email protected]), ma vengo contattata anche per mp. Ho bisogno di tempo, per queste recensioni, perché la precedenza va a uscite e autori che seguo regolarmente. Però, se prendo un impegno, lo porto a termine, a costo di trascorrere una nottata in bianco. Dopo due recensioni un po’ feroci “dedicate” a scrittrici novelline (ti parlo di parecchi mesi fa), se mi capita di leggere un’opera prima e di scrivere una recensione negativa, contatto l’autore / autrice, espongo il mio parere e… strappo la recensione. Ritengo che una seconda occasione debba essere concessa a tutti. Mi è successo di sentirmi dire “Ho molto rispetto per il tuo parere, posta pure la recensione, vorrà dire che la prossima volta farò meglio”. Chapeau!Cosa mi serve per scrivere una recensione? Il file del libro, la copertina e la sinossi. Gradisco anche un breve curriculum dell’autore / autrice. Poi, mi metto comoda sul divano, e leggo… leggo… leggo… Il Paradiso, se esiste, deve essere una biblioteca immensa, con comode poltrone e un bicchiere di vino rosso.Grazie mille per essere stata con noi!Grazie a te. Porta pazienza con tutte queste chiacchiere: le vecchie signore sono logorroiche.
http://www.collettivoidra.com/
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