Conflitti, litigi, disaccordi … situazioni che possono essere all’ordine del giorno per una vita da coinquilini visto che i conflitti sono quasi inevitabili nelle situazioni di vita condivisa.
Alcuni battibecchi potrebbero essere letti in chiave positiva per un confronto ed una serena relazione di condivisione ma altri conflitti tra coinquilini potrebbero diventare gravi questioni in cui la mediazione o prevenzione può essere utile per evitare di arrivare a disdire un contratto di locazione.
Il mancato pagamento di affitto, ospiti fino a tarda notte, musica a 80 decibel, le pulizie non eseguite, la mancanza di rispetto possono portare a conflitti difficili da risolvere.
E allora come sopravvivere e magari evitare che tutto questo accada?
Se non si conosce il proprio coinquilino è bene scegliere la persona giusta, meglio se con le stesse esigenze di studio o lavoro, questo facilita i ritmi di vita in casa. Un confronto sulle precedenti esperienze o meno di convivenza potrebbe essere utile per scoprire lati positivi e negativi, o difficoltà già incontrate.
Definire delle regole di convivenza è fondamentale: stabilire la gestione degli spazi comuni, l’organizzazione, l’utilizzo e la pulizia degli stessi.
Decidere se effettuare una spesa comune almeno per alcuni prodotti di uso quotidiano. Magari si organizzeranno pranzi o cene insieme, ma all’inizio darsi delle linee guida per partire con il giusto approccio sicuramente non guasta.
Discutere ogni aspetto della gestione delle bollette, della manutenzione dell’affitto dei servizi extra ( internet o altro). Accordarsi riguardo al lato pratico della convivenza può sembrare inutile e noioso ma potrebbe risparmiare futuri conflitti .
Per esempio darsi regole chiare per eventuali ospiti, parlarne prima di iniziare ad avere visitatori o sub affitti è senza dubbio un metodo per tutelarsi.
Scrivere un contratto chiaro che raccolga tutte le decisioni prese anche rispetto all’ipotesi che un coinquilino volesse trasferirsi prima della scadenza. Inserire la somma totale di affitto mensile e poi stabilire che l’inquilino con una stanza più grande paga di più. Definire il pagamento del deposito cauzionale e chi si occupa del pagamento delle bollette.
Fatto il possibile anche dal punto di vista contrattuale per avere idonee tutele nelle varie situazioni, non resta che iniziare la convivenza con il giusto atteggiamento.
Fondamentale essere tolleranti, non di atteggiamenti irrispettosi che si ripetono costantemente, ma ricordando che ciascuno ha le proprie abitudini e difficilmente queste sono totalmente simili.
Quindi la pazienza, il tatto, la gentilezza, il rispetto sono la base della convivenza. Così come la chiarezza di esplicitare educatamente le situazioni che non sono sopportabili piuttosto che lamentarsi con altri ed arrivare alla “fatidica goccia che farà traboccare il vaso”.
Più cercherete di essere amichevoli ed aperti verso l’altro maggiori saranno le possibilità di una serena convivenza che potrà diventare un’amicizia o un’esperienza di vita da ricordare positivamente negli anni.
(questo articolo è stato scritto da Ketti Marini)