Questo mese vi presentiamo @Costanzaallegra, mamma di due piccole meraviglie che, come me, ha lasciato il suo paese, la sua famiglia, il suo lavoro per seguire il marito e iniziare così una nuova vita in USA.
Mi chiamo Costanza, ho 31 anni, un marito e due figlie: Matilde, alias BBbig, di due anni mentre Bianca, alias BBsmall, di quasi 5 mesi.
Da circa 10 mesi viviamo a Houston, Texas, dove ci siamo trasferiti per seguire la carriera di Lui.
Due anni fa, poco dopo la nascita di BBbig, ho aperto il blog baby @ the city perché ero curiosa di entrare in contatto con la famosa rete delle mamme 2.0, e cercavo un po’ di compagnia, conforto e confronto durante quei primi mesi di mammitudine e anche perché ogni tanto é più facile condividere certi dubbi con chi non si conosce.
Un anno fa abbiamo saputo che marito sarebbe stato trasferito a Houston e una settimana dopo io ho scoperto di aspettare BBsmall. Wow, big changes ahead!
Abbiamo impacchettato le nostre cose, la nostra vita, salutato amici ed affetti e il 28 settembre siamo sialiti sull’aereo che ci ha catapultati nella nostra nuova realtà in poco meno di 12 ore.
Non nascondo che, nonostante sia un’esperienza straordinaria, è anche molto difficile e spesso solitaria. Qui gli stranieri, soprattutto gli italiani, vengono guardati con diffidenza e talvolta evitati del tutto. I texani sono chiusi, individualisti, solo business oriente. A loro non interessa cosa fai o perché sei qui: sarai degna della loro considerazione solo se avrai da offrire qualcosa di utile al loro tornaconto personale. Sad but true. Definisco Houston come #bloodyhouston per tutte le ragioni sopra elencate e soprattutto a causa del clima infernale che caratterizza questa città: nove mesi di estate, 6 dei quali vissuti ai semi arresti domiciliari causa caldo insopportabile (30 gradi di media e umidità all’85%), due mesi di blando autunno e solo uno di inverno…anche se non ha niente a che vedere con i nostri autunni italiani.
Durante queste giornate estive troppo torride per poter uscire, passiamo ore in casa e dopo un po’ diventa dura intrattenere una duenne costretta tra quattro mura. Non è una vita sana se fatta per tanto tempo.
Ciò detto, è anche vero che Houston offre tante possibilità per i bambini, molte strutture come nemmeno ce le sogniamo in Italia: musei, zoo, splash pads, playgrounds al chiuso e all’aperto, piscine, ludoteche e biblioteche dove animatori di ogni tipo sono sempre pronti a far giocare i bimbi. Dipinta cosí non sembra una vitaccia, e infatti non lo è ma ci sono tante cose che mi (ci) mancano.
In Italia ho lasciato un lavoro che adoravo, abbiamo lasciato le nostre famiglie, tutte le mie amiche (due delle quali hanno avuto figli e ogni volta che mi mandano una foto, mi scende una lacrimuccia al pensiero di non averli ancora visti dal vivo) e, più in generale, due città che amavamo molto – Milano e Torino. L’abbiamo fatto con cognizione, abbiamo chiesto noi di poter rientrare nel programma di scambio e siamo fermamente convinti che sia un’incredibile opportunità per tutti, quindi non recriminiamo ma ad essere completamente sinceri non è esattamente il tipo di vita che sogniamo di fare per sempre.
Per quanto mi riguarda, qui sono solo una mamma e una moglie e non mi vergogno a dire che spesso non mi basta: non lavoro e ciò mi permette di stare con le nane full time. Le vedo crescere, giocare, adesso stanno iniziando le prime interazioni tra loro e poi alcune comprensibili gelosie.
Matilde è la mia seconda pelle: va volentieri all’asilo, gioca con i compagni, ha imparato la lingua in un lampo, ma quando arriva a casa è la mia ombra. Lei è dove io sono. Bianca, invece, è finta: dove la metti sta. Piange poco, si intrattiene da sola, guarda il mondo dalla sua sdraietta e gorgoglia, sopporta felice i tormenti di sua sorella e sorride sempre. Sarà che con i secondi è più facile ma lei è davvero come non averla :)
Il tempo che passo con le bimbe è inversamente proporzionale a quello che passo con marito: esce all’alba, torna quando è già buio e spesso, dopo cena, riaccende il pc oppure mi aiuta a finire di fare le ultime pulizie in casa.. ed è anche bravo!
Potrei seriamente pensare di lasciarlo a casa a fare il mammo ed essere io la manager di casa. LOL!