Vita da trail runner: Tor Des Geants 2012

Creato il 28 settembre 2012 da Lundici @lundici_it

La vita di un trail runner, letteralmente “corridori di sentieri” o più romanticamente “cacciatori di sentieri”, è un continuo dividersi tra terra e cielo, correre con i piedi piantati al suolo ma volando proiettati con lo sguardo verso l’alto. Il cielo è la loro meta e il correre su e giù tra le montagne, per 100 km e oltre, regala la sensazione di poterlo sfiorare, arrivare dove nessuno è arrivato mai, accarezzando le nuvole di giorno e lasciandosi guidare dal chiarore delle stelle la notte.

Il percorso della Tor des Geants si snoda lungo le due Alte Vie della Valle d’Aosta con partenza ed arrivo a Courmayeur, seguendo per prima l’Alta Via n°2 verso la bassa Valle e ritornando per l’Alta Via n°1. Il passaggio ai piedi dei 4000 valdostani rende il percorso di una bellezza unica. [foto: Luca Benedet]

Francesca CanepaMi lascio portare da un sentiero

La fantasia è l’energia che fa andare avanti le persone che creano, attraverso i sogni, la realtà e questo i 600 concorrenti del “Tor des Geants 2012″ lo sanno bene, hanno immaginato la loro partenza ed il loro arrivo da e verso Courmayeur per un anno intero ed ora lo possono realizzare. Per trovare la forza di correre 330 km con un dislivello di 24.000 m c’è bisogno di una storia personale fatta di grande motivazione che parla di sfide con i propri limiti, la comprensione che il viaggio attraverso le montagne valdostane non è solo fisico ma, soprattutto, mentale… la testa può stancare più del corpo.

L’arrivo

La Valle d’Aosta da tre anni ormai permette a tutti i “cacciatori di sentieri” di provare questa emozione, attraverso una manifestazione unica al mondo per la sua lunghezza e le sue difficoltà, il Tor des Geants (Giro dei Giganti in patois, dialetto valdostano) appunto. Le sue montagne accolgono i corridori, i suoi paesi sono colmi di entusiasmo e quest’anno l’Italia intera è rimasta incantata dai suoi paesaggi. Mai come in questo 2012, infatti, il Tor ha avuto un successo mediatico così alto: oltre 60.000 utenze singole giornaliere al sito istituzionale e una moltitudine di parole scritte sul web e sulla carta. Grande merito va anche ai suoi 328 protagonisti, i sopravvissuti/corridori che hanno tagliato il traguardo finale; dovrebbero essere citati uno per uno ma, a rappresentarli al meglio, credo basti il nome del più anziano arrivato al traguardo: Francis De Stefani, francese di anni 66!

Oscar Perez e Francesca Canepa
[foto: Enrico Romanzi]

frantumare di quattro ore il primato della gara con il tempo di 75h e 56 mil secondo posto all’UTMB® (Ultra Trail du Mont Blanc)

La passione… non ha bisogno di portafoglio, è quella che permette di fare miracoli e che ha aiutato tutti i partecipanti a realizzare un sogno, chi può dire di essere riuscito a tanto nella vita? I premi finali ai vincitori? Una coscia di prosciutto crudo di Saint Rhémy e tante pacche sulle spalle, potrebbero sembrare insufficiente per chi ha fatto così tanta fatica ma, guardando i loro sorrisi, non si direbbe proprio.


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