Magazine Diario personale

Vita di barrio

Da Astonvilla

VITA DI BARRIO Come la stragrande maggioranza dei turisti che vanno a Cuba non negli hotel e dei villaggi sono sempre andato in case de renta,di solito vicine al centro cittadino,la vita si e' sempre svolta por la calle,in casa si sta' giusto il tempo di dormire,farsi una doccia e se possibile...passarla bene. Per il resto i percorsi sono quelli noti,i locali del centro,le vie principali,a volte la playa e nulla piu'. Non ho mai fatto vita di barrio,se capitava salutavo chi abitava nelle case vicine ma ero solo uno dei tanti stranieri che bazzicava in quella casa. Durante l'ultimo viaggio a Cuba,complice l'inizio dei lavori alla casa,sono entrato in contatto con il mondo a me poco conosciuto del classico barrio cubano. Devo dire in tutta sincerita' che e' stata una scoperta piacevole,un conto e' una conoscenza superficiale come quella che avevo dopo 12 anni di un certo tipo di Cuba un altro e' la prospettiva di vivere chissa' per quanto in un luogo preciso. Ho sempre pensato,da turista classico,che i cubani che si approcciavano a noi lo facevano sempre per un tornaconto personale,cosa che continuo a pensare se rientro nei panni del turista tradizionale ma l'essere entrato a contatto con la realta' di un barrio cubano ha in parte modificato questo mio modo di vedere le cose. Andro' a vivere in un popoloso quartiere non nel centro di Las Tunas,una calle larga e arieggiata,casa libera sui 4 lati in un barrio dove ci sono alcune belle case ma anche case normali e baracche di legno. Il sergente maggiore,da antica venditrice,ha subito attaccato bottone anche coi sassi,appena saputo che in quella casa si iniziavano i lavori e sarebbe venuta a vivere una coppia mista e' arrivata un po' di gente a presentarsi. In tutta sincerita' sono rimasto sorpreso da molte cose,il fatto che fossi uno non di passaggio ma che avrebbe vissuto li' ha,secondo me,cambiato un po' le cose. Chiaro,visto che si stavano iniziando i lavori,e' arrivata anche gente proponendo ogni sorta di oggetto finalizzato alla costruzione,ma molta gente e' venuta solo per fare conoscenza e magari per cismoseare un po'. Ho avuto l'impressione di un buon barrio,illuminato bene,ci sono passato di notte e non ho visto brutte facce in giro,tutti mi hanno confermato che e' un bel posto,tranquillo e con pochissima delinquenza. Abbiamo conosciuto tanta gente,saggiamente ho detto alla fanciulla che se le cifre dei vari preventivi non si discostavano troppo di far lavorare gente del barrio,in questo modo sia le finestre che le porte le hanno fatte persone che vivono vicino a casa. Mangiare per los albaniles lo ha fatto una signora che vive di fronte,quando loro vanno a casa nel fine settimana in casa nostra sta' dormendo un ragazzo di una casa d'angolo e via di seguito. Ho conosciuto gente per bene,gente che al mattino va' a lavorare,gente che inventa e gente che non fa' neanche quello. Yumas non ne ho visti,probabilmente dietro a qualche bella casa c'e' qualche straniero ma io in giro non ne ho visti. Sono venuti a presentarsi sia l'jefe de sector che la presidentessa del CDR a cui mi sono affrettato a dire che la casa e' per la fanciulla e che io sono un amico che da' una mano...per il momento. Il fatto di parlare bene spagnolo mi ha aiutato a instaurare buoni rapporti con tutti,il mio carattere gioviale ha fatto il resto. Non e' difficile andare d'accordo coi cubani e se sono miei vicini questa e' una cosa molto importante da tenere in considerazione

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