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Vita di Pi

Creato il 30 novembre 2013 da Cinefilante
  • A casa, a notte fonda, più o meno una settimana fa o giù di lì.

Vita di Pi
Guardare un film dove per due ore c'è uno bloccato su una barca? con una tigre digitale?
Ma manco morta!
Questa fu la mia reazione quando sentii parlare di Vita di Pi.
Invece ieri sera, che la mezzanotte era già passata da un po', decido che quasi quasi una chance gliela concedo, che tuttalpiù lo inizio e poi lo finisco il giorno dopo, proposito che in genere si conclude con la repentina cancellazione del file senza vederne la fine.
E invece me lo sono visto tutto di un fiato, godendomi ogni singola immagine, col rimpianto di non averlo visto al cinema in 3D.
Nonostante l'ora tarda e la mia naturale inclinazione a dissacrare qualunque cosa,  pensando quindi ad Ang Lee come ad un rimaneggiane, che ha preso Castaway e al posto di un pallone da football ci ha messo una tigre, al posto di Tom Hanks ha scritturato un attore che gli è costato molto meno, la vita di Pi mi è piaciuto moltissimo.
Non nego che Pi sia furbetto nella sua panreligiosità che non scontenta nessuno ma come possiamo negargli tifo e supporto morale mentre seguiamo la sua avventura, comodamente sbracati su un divano?
Non mi sento proprio di dire che sia un film sulla forza della fede, proprio no, ma sulla forza dell'essere umano e sulla possibilità che ha di adattarsi, di sopravvivere, non solo ad un naufragio ma ad avvenimenti inaccettabili, quali la perdita di ogni punto di riferimento affettivo e della vita, così come la si intendeva fino un attimo prima.
Arbitrariamente quindi lo inserisco in una lista di film di quelli che ti mettono in connessione con l'universo, che danno ispirazione, forza e coraggio e inoltre ti spingono a dare uno sguardo sincero sul proprio sé. Sempre che ne si abbia voglia.
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