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‘Vita effervescente di Madame Clicquot’ di Fabienne Moreau

Creato il 22 giugno 2015 da Tiziana Zita @Cletterarie
veuve-clicquotAbituati come siamo a vederla ritratta anziana e cicciottella, con l’abito nero e la cuffietta bianca in testa, tendiamo a immaginarla come una figura matronale, seduta sulla propria fortuna. E dimentichiamo che la sua fortuna, Barbe Nicole Ponsardin vedova (veuve) Clicquot, se l’è costruita da sola. Per di più in un’epoca in cui condurre un’azienda era, per una donna, una sfida molto più inconsueta di quanto non lo sia oggi. Ma Barbe era una donna inconsueta: fin da piccola mostrò un talento naturale per i numeri e il far di conto, nonché una passione smodata per i libri d’avventura, soprattutto se ambientati in mare. Nata a Reims, nel cuore dello Champagne, il mare lo vide per la prima volta all’età di ventuno anni, ma covò sempre dentro di sé lo spirito libero e audace, degno di un avventuriero. Così ce la descrive Fabienne Moreau, storica e archivista della maison Veuve Cliquot Ponsardin, nel suo Vita effervescente di Madame Clicquot. Nelle pagine di questa biografia sapientemente Madame Clicquotromanzata, Madame trova davvero una seconda vita, lei che di vite ne ebbe molte: figlia amorevole, giovane sposa innamorata, vedova lasciata sola da un marito giovane come la sua azienda vinicola, imprenditrice capace di consolidare e far sviluppare un’azienda e un mercato prima neonati, capofamiglia dedita al benessere dei suoi cari.Con una scrittura snella, Fabienne Moreau ci accompagna durante la vita di Barbe che, nata nel 1777 e morta nel 1866, ha attraversato la Rivoluzione Francese, l’Impero Napoleonico, la Restaurazione e il Secondo Impero. Questi grandi eventi, che pure finiscono con l’interessare Barbe da vicino, essendo Reims città di incoronazioni reali, non sono altro che una cornice. Quel che importa davvero è la storia, straordinaria, di una donna che, sfidando le convenzioni, si è rimboccata le maniche e ha traghettato il sogno del marito al di là delle tempeste della Storia. Con il suo spiccato senso per gli affari e l’abilità di circondarsi di persone competenti e audaci come lei, Barbe seppe fare di un’impresa azzardata un successo vivo ancor oggi.Champagne-vineyard-10000853Con una conoscenza ancora superficiale dell’arte vinicola e una bambina piccola, la vedova ventisettenne avrebbe potuto chiudere l’azienda del marito François Clicquot e vivere delle rendite paterne. Invece seppe ascoltare i suoi dipendenti, apprendendo da loro i segreti del mestiere e spingendoli ad osare.Madame Philippe Desbassayns de Richemont and Her Son Madame Philippe Desbassayns de RichemontLouis Bohne, agente della maison, esplorò con la sua complicità quelli che sarebbero diventati dei mercati fondamentali per lo champagne, la Russia e il Baltico, aggirando coraggiosamente e talvolta avventurosamente il blocco continentale. Ecco perché nel 2010 è stato ritrovato ancora intatto il carico di champagne di una nave affondata nel Mar Baltico. Le analisi di laboratorio ci hanno recentemente dato la prova di quanto emerge dagli archivi della maison e dalle pagine della biografia di Madame. Con più zucchero per incontrare i gusti russi e minor gradazione, lo champagne immerso per 170 anni nelle profondità marine ci tramanda un’affascinante storia d’altri tempi. Quella della Grande Dame de la Champagne, come verrà poi soprannominata Barbe. Che perfezionò il rosé e inventò il millesimato e la table de remuage, grazie alla quale le impurità si depositano sul fondo delle bottiglie, donando allo champagne la sua inconfondibile trasparenza.Oltre ad essere una grande imprenditrice, Madame Barbe Clicquot Ponsardin fu una donna, con tutti quei piccoli segreti e ricordi che solo noi donne amiamo custodire con devozione. Come l’amore sbocciato nel 1811, anno della produzione più importante e preziosa della sua maison. Doppiamente preziosa, perché diede una formidabile annata al suo champagne e le fece avventurosamente incontrare un affascinante ufficiale russo nelle mitiche cantine della maison. Un incontro furtivo, nella penombra, fatto di odori e poche parole sussurrate, qualche bacio e tanta passione. Il famoso “vino della cometa”, maturato sotto l’apparizione astrale, ancora trent’anni dopo sapeva trasmettere all’ufficiale tutta l’ebbrezza di quell’incontro. “Queste bottiglie giunte dal mare, portate dalle onde, hanno del miracoloso!”, scriverà allora l’ufficiale russo per ringraziarla del dono delle ultime preziose bottiglie del 1811.champagne-03E in un’epoca di scambi epistolari e turbolenze politiche, stappare una bottiglia venuta da così lontano, con il marchio dell’ancora impresso sul fondo del tappo contro le prime contraffazioni, doveva essere davvero una festa. Come lo è ancora oggi. Lo champagne è il vino dei grandi momenti, effervescente come le sue bollicine e come il carattere di quella donna pratica e coraggiosa che è stata Barbe, veuve Clicquot, brillantemente descritta da Fabienne Moreau. Buona lettura e… salute!Vita effervescente di Madame Clicquot di Fabienne Moreau, Skira editore.

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