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Vita extraterrestre da Copernico a Schiaparelli

Creato il 16 dicembre 2015 da Sabrinamasiero
Giovanni Schiaparelli è stato un grande astronomo e storico della scienza italiano: Qui una sovrapposizione di un'immagine di Schiaparelli e del suolo marziano, studiato in grande dettaglio dalle sonde della NASA. Crediti: EcPlanet.com

Giovanni Schiaparelli è stato un grande astronomo e storico della scienza italiano: Qui una sovrapposizione di un’immagine di Schiaparelli e del suolo marziano, studiato in grande dettaglio dalle sonde della NASA. Crediti: EcPlanet.com

Oggi mercoledì 16 dicembre, ore 18:00 – “I cieli di Brera” presso la Sala Delle Adunanze dell’Istituto Lombardo, in occasione dell’Anno Internazionale della Luce, Palazzo Brera, Via Brera 28, Milano – in collaborazione con l’Istituto Lombardo. Pasquale Tucci presenta: “La vita extraterrestre tra scienza e fantascienza da Copernico a Schiaparelli

Schiaparelli osservò per la prima volta Marte nella notte del 23 agosto1877 con il telescopio col quale stava osservando stelle doppie. Marte si presentava in condizioni ideali per l’osservazione essendo all’opposizione. All’epoca le informazioni sul pianeta Marte erano numerose, ma frammentarie e poco diffuse. Il mosaico delle conoscenze disponibili, con l’uso di termini terrestri come ‘continenti’, ‘mari’, ‘calotte’, ‘canali’, sebbene disarticolato, suggeriva complessivamente l’idea che Marte fosse molto simile alla Terra.

All’epoca, in mancanza di una tecnica fotografica accettabile, il risultato delle osservazioni di un pianeta veniva reso pubblico mediante disegni di particolari della sua superficie eseguiti a mano: una procedura difficile e faticosa.

Tutto ciò dava luogo a discussioni e a polemiche perché spesso si metteva in dubbio la veridicità di un particolare notato una sola volta e disegnato da un solo osservatore. Oltre ad essere un bravo osservatore Schiaparelli era, comunque, uno scienziato molto stimato nella comunità astronomica internazionale.

Inoltre le sue posizioni metodologiche erano chiare, sebbene schematiche, e a volte ingenue: ‘fatti’ e ‘opinioni’ possono essere nettamente demarcati. E, quasi a sottolineare anche visivamente questa sua scelta metodologica, pubblicò quelli che lui considerava ‘fatti’ in scritti rivolti alla comunità scientifica e quelle che considerava ‘opinioni’ in scritti rivolti a un pubblico generico.

Il suo intento fondamentale era quello di procedere alla descrizione del pianeta non per mezzo di emisferi o di disegni di Marte fatti a misura d’occhio, ma in accordo a metodi e principi geometrici, in analogia a quello che si fa sulla Terra quando se ne vuole descrivere la topografia.

Nel corso della conferenza saranno descritte i punti salienti delle memorie di Schiaparelli su Marte e le discussioni che ne seguirono sull’abitabilità di Marte da parte di esseri intelligenti.

Pasquale Tucci è stato professore di Storia della Fisica presso l’Università degli Studi di Milano. La sua attività di ricerca riguarda la storia della fisica e dell’astronomia. Nelle sue pubblicazioni ha posto particolare attenzione alla documentazione archivistiva e alla strumentazione.

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti (100 posti max)


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