Prodotto: Kit abbronzatura perfetta/ Luxury tanning essentials (composto da: pHenomenal 2-3 weeks tan mousse medium + Super Fine Skin Polish + tanning mitt/guanto applicatore)
Produttore: Vita Liberata
Packaging: trattandosi di un kit di prova i formati dei prodotti sono ridotti (lo scrub è da 20ml e il flacone da 50ml) ma comunque accompagnati dal guanto per l'applicazione della mousse e dalle istruzioni. Il tutto contenuto in una scatola di cartone.
Reperibilità: Sephora (online e nei punti vendita che tengono il marchio) e su Feelunique
Prezzo: il kit viene 30,50€ - individualmente (e in full size): la mousse costa 39,50€ , il guanto applicatore 6€, lo skin polish non sembra essere presente in nessun sito (tranne in quello ufficiale del brand, dove costa 12.50£)
Tonalità: medium (l'unica disponibile in versione kit)
Specificazione doverosa: questa sarà una review incentrata più che altro sulla mousse autoabbronzante perché è il prodotto principe di questo kit di prova, ma non mancheranno riferimenti allo scrub e al guanto ;)
+ auto-abbronza :D
+ graduale
+ inci
+/- durata
- ...medium?
- nemico dei tessuti chiari
Consigliato con riserva (S)Consigliato?
Io provo una profonda attrazione per gli autoabbronzanti, chi li ha inventati ha un posto d'onore nel mio cuore perché mi permette di avere un colore leggermente dorato evitandomi lo step "dolorosa scottatura". Posso mettermi due cucchiai di crema per cm quadrato anche ogni mezz'ora, ma in ogni caso se sto sotto al sole per più di 5 minuti io diventerò ardentemente rossa. E giù di lagnanze e doposole. Aggiungeteci familiarità col melanoma ed ecco spiegato perché amo la finta abbronzatura.
Per questo li uso da quando ero piiiiccola piccola (a 14 anni si è ancora piccoli?) e ne ho fatto uso fino a circa 5-6 anni fa, quando ho smesso di andare al mare e non me ne è più fregato molto del colore della mia pelle. In tutti quegl' anni ho provat0 veramente tanti prodotti, in tanti formati e di tanti marchi e nessuno che sia sopravvissuto a più di una stagione perché c'era sempre un difetto che me lo faceva odiare. Non sono mai diventata arancione (mani escluse), ma l'applicazione (fatta rigorosamente a mani nude perché al tempo i guanti per l'autoabbronzante non esistevano o magari ero solo ignorante io) era una tortura. Le creme erano dei pastoni bestiali, gli spray si asciugavano troppo in fretta. In ogni caso si vedeva dove e come avevo messo l'autoabbronzante e l'effetto era innaturalissimo, pareva di aver messo un fondotinta per il corpo a casaccio.
Ma peggio del peggio era l'odore e il loro lentissimo assorbimento.
Con queste premesse potete capire che liberazione sia stata non andare più in vacanza :3
Quest'anno mi è ripresa la smania di vedermi leggermente colorata (il fatto che abbia una maglietta un po'scollata può aver influito U_U) e volevo provare uno dei marchi "nuovi", quelli che ai miei tempi non c'erano (o non conoscevo). La scelta è caduta su Vita Liberata per una serie di ragioni che vi propino per rendervi edotte dell'intricatezza della mia mente: è un brand che all'estero non è amato, deppiù!, è tipo il must have del suo ramo (motivazione proprio da adulta questa, lo so) ed è facile da trovare perché viene venduta da Sephora (e avevo un 20% da utilizzare che volevo utilizzare). La scelta del Luxury tanning essentials è stata dettata dal fatto che sia un kit ad un prezzo decoroso (e poi col 20% *ghghgh*) e che conteneva i prodotti che più volevo provare: mousse e guanto.
Come una capra di Heidi non mi ero accorta che i prodotti erano "uso corpo", per cui sarei stata abbronzata dal collo in giù, fortuna ha voluto che l'azienda mi abbia contattato per provare il Trystal3, l'autoabbronzante per il viso altrimenti giuro che sarei andata in giro di due colori pur di non piegarmi all'acquisto di una full size.
Sono poratcha dentro, ma pronta per autoabbronzarmi dalla fronte all'alluce.
Uno dei punti che più mi premeva testare del pHenomenal 2-3 weeks Tan Mousse era l' applicazione, che le blogger americane descrivono come divina. Io non mi sbilancio così in avanti, però è innegabile che sia molto semplice e veloce rispetto a tutti gli altri autoabbronzanti che io abbia provato in passato. Io, che ho spirito d'avventura pari o uguale a 0, ho seguito pedissequamente le istruzioni riportate sulla scatola ( qui c'è anche una video dimostrazione molto utile) e chiesto l'aiuto di Madreh per la schiena visto che il contorsionismo non rientra tra le mie abilità (consiglio di questuare l'aiuto di un'altra persona anche a voi, credo che il contorsionismo sia merce rara). Quindi mi sono lavata, scrubbata con lo Skin Polish, asciugata e poi, con ampi movimenti circolari ho applicato il prodotto, strizzando il guanto prima di arrivare in quelle zone che di solito si abbronzano in modo più leggero (tipo le mani, i gomiti ed i piedi) e poi con un panno umido ho pulito le ginocchia e i lati dei piedi (per un delizioso beach effect). Poi Madreh, sbuffando, ha fatto gli stessi movimenti sulla schiena.
Dato che con una sola passata, anche a distanza di ore, non vedevo alcun cambiamento ho rifatto per altre due volte l'intero procedimento (scrub escluso), a 20-24 ore di distanza l'uno dall'altro.
Alla fine, dopo tre applicazioni, ho visto un risultato, anche se molto molto diverso da ciò che mi aspettavo.
Sarò stato magari il nome della colorazione, medium, a portarmi fuori strada, ma io speravo che il colore finale fosse più intenso. L'effetto è graduale, tanto che se non avessi scattato le foto forse nemmeno mi sarei accorta del cambiamento, e questo mi piace, così come mi piace che con la terza applicazione abbia raggiunto il colore che più o meno raggiungo quando mi arrosso e poi mi abbronzo naturalmente.
Per ciò che ho visto su me stessa, io credo che questo prodotto sia più adatto alle pelli molto chiare (fair, N15 a scendere e simili, io sul corpo sarò un N20, circa), su cui sicuramente un risultato come il mio spicca di più. Ma lo vedo bene anche sulle pelli già abbronzate che vogliono "potenziare" i risultati raggiunti. Io ad esempio ero già a hahahah-bbronzata sul décolleté e utilizzando il pHenomenal ho notato che i segni del costume son rimasti visibili, mentre la pelle già scurita ha beneficiato un po'dell'utilizzo diventando più uniforme.
La cosa piacevole dell'utilizzo del pHenomenal tan mousse è che dopo ogni utilizzo la pelle sembrava più liscia e vellutata; non direi idratata, ma senza ombra di dubbio più scorrevole e piacevole al tatto, l'effetto appiccicaticcio di certi autoabbronzanti sono un lontano ricordo degli anni zero.
Una cosa che non mi ha entusiasmato affatto e di cui mi son lamentata con chiunque, è che, pur asciugandosi in fretta, istantaneamente direi, si trasferisce poi sugli abiti. Per una mia qualità intrinseca (ignavia di ottavo livello) non mi vesto mai subito dopo essermi asciugata (e in questo caso spalmata con una soffice nuvoletta colorata), ci son sempre quei 10-20 (ma facciamo anche 30) minuti in cui cazzeggio in mutande, beandomi del fatto che rispetto ai miei vicini io sto in un grattacielo e nessuno può vedermi. Fidandomi del "Super fast drying so you can redress immediately" e del fatto che ogni volta abbia aspettato almeno dieci minuti prima di vestirmi vi lascio immaginare la mia faccia quando, arrivata a sera, mi son spogliata e ho trovato sulle cuciture del top di cui sopra macchie marronazze.
Per la prima volta in vita mia ho capito a pieno cosa intende Madreh quando dice di andare in giro sempre con l'intimo pulito (e possibilmente abbinato, ma io sono ribbbbelle) "perché se poi ti succede qualcosa e ti portano all'ospedale..." (corna come se piovessero). Chissà che avrebbero pensato vedendo la mia biancheria immacolata e il top con le cuciture sporche. Immagino niente, sarebbero stati troppo impegnati a salvarmi la vita per fare commenti sulle cuciture di una maglietta.
La durata, una volta finite le tre applicazioni e senza ritocchi, ha raggiunto la venerabile durata di 10 giorni comprensiva di due docce + sgambettata in piscina. Sulla carta non è molto, non siamo nemmeno vicini alle 2-3 settimane promesse, ma dura sicuramente più che gli altri autoabbronzanti che ho provato, c'è stato un guadagno di 3-5 giorni che non me lo mette in cattivissima luce. Probabilmente, se avessi avuto il formato full size e avessi fatto dei ritocchi qua e là ogni tanto (tipo sugli avambracci,la zona in cui torno chiara più facilmente perché mi lavo le mani e mi asciugo con grazia rinocerontesca), a due settimane sarei arrivata, ma con questo formato ho potuto fare tre applicazioni + altre due sulle gambe perché erano molto più pallide rispetto al resto del corpo (mission failed, nemmeno l'autoabbronzante ce la può contro le mie coscette di pollo bianco catarifrangente ç_ç).
Di questo kit fanno parte il Super Fine Skin Polish, lo scrub. Per quanto io ami questo genere di prodotti *sbaaav* questo non lo comprerei singolarmente perché (è introvabile a sud l'Albione e) preferisco scrub più *graffianti*, ma capisco che essendo preparatorio ad un prodotto adatto a pelli normali, miste e grasse deve per forza di cosa essere un po' generico. Penso che un qualsiasi scrub non troppo aggressivo e leggermente cremoso possa sostituirlo, e di quelli ne ho più di quanti è giusto averne.
Il tanning mitt è la vera rivoluzione (e rivelazione) per quel che mi riguarda e desideravo provarlo dalla prima review che ho letto su questo brand.
Ahimè io non trovo che interagisca benissimo con la mousse che sembra venir intrappolata appena si stringe il pugno e non uscire più dopo i primi secondi. Inoltre, pur strizzandolo come fanno vedere nel tutorial che ho linkato, non esce niente, per cui presumo che funzioni meglio con altri tipi di texture. Sempre meglio delle mani eh (!), ma se volessi riacquistare questo autoabbronzante cercherei un guanto meno spugnoso (oppure cambierei abbronzante).
Tirando le somme, guardando ai pro, ai contro e a quelle cose che stanno in mezzo, per il momento, non lo comprerò in full size, ma la mia esperienza con VL non credo che finirà qui, sono curiosa di provare la versione Lotion e confrontare i risultati tra i due. Ma ormai se ne parla l'anno prossimo, l'estate sta finalmente finendo (il titolo di Grinch dell'estate me lo merito tutto) e non ha senso fare esperimenti ora.
Ultima nota importantiZZima: non pensate di poter andare a Waikiki beach e stendervi al sole come sassi con la scusa "tanto sono abbronzata!" perché non lo siete. L'autoabbronzante è come un leggerissimo fondotinta per il corpo che dura un po'di giorni.
Oltretutto questo (ma anche in generale) non contiene filtri solari per cui prima di andare al sole spendete qualche minuto a mettervi una buona protezione solare dalla testa ai piedi, sùsù! ;D
Furba come una busta di plastica ad un raduno di ambientalisti (...) ho dimenticato di scattare la foto della mia pelle "prima" della prima applicazione. Come vi raccontavo sopra non c'è grande differenza tra 0 e 1, però magari sarebbe stato meglio mettercelo. Ma io sono una busta di plastica, bof.
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