Ispirata da un commento di Francesca di Senza Zucchero e sulla scia del mio precedente post scritto di getto ho deciso di continuare questa saga del movimento - che se fossi una scrittrice famosa magari ci avrei scritto almeno 3 libri, ma siccome sono solo una pseudo -blogger freelance ci scrivo qualche articolo.
Se non posso cambiare Paese o casa, scelgo di cambiare almeno il contenuto: in tutti i sensi.
Cominciamo dalla casa: spinta dalla irrefrenabile voglia di cambiamento ho deciso di complicarmi la vita e salutare i nostri mobili di seconda mano che rendevano l’arredamento di casa nostra una mezza via tra il vorrei essere vintage ma non posso e il very cheap dell’ikea.
E quindi, siccome altro non possiamo permetterci, abbiamo deciso di sfogliare seriamente il catalogo ikea e metro alla mano cercare di arredare casa in maniera per lo meno decente.
Non contenta ho anche considerato che amo andare in bici ma inizio veramente a far la muffa qua: non so se avete presente la sensazione di uscir di casa alle 7.30 di mattina sotto il diluvio universale, bardati dalla testa ai piedi, portare la piccola a scuola pedalando sotto pioggia e vento, e continuare a pedalare fino all’ufficio dove, nonostante la pseudo muta da sub che indossate, arriverete immancabilmente zuppi. E il problema è che poi vi dovete fare 8 ore di lavoro in quei vestiti più che umidi.
Detto questo, e in previsione della stagione invernale, abbiamo pensato che forse è il caso di pensare a comprare una piccola macchina: se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.. Tra il pensare e il fare credo che forse per il prossimo inverno mi sarò definitivamente decisa.
Ho poi considerato che è del tutto inutile continuare a lamentarsi se poi non si vuol – o può – cambiare, quindi cerchiamo di vedere il lato positivo delle cose. In questo caso quindi apprezzare la bellezza e fortuna di vivere qui. E così ho deciso veramente di godere il meglio della situazione: dallo scappare in spiaggia per ammirare tramonti al riempirsi gli occhi dei caldi colori autunnali nei bellissimi parchi della città. E siccome in Olanda non manca mai modo di divertirsi o fare nuove esperienze, spesso le mie giornate si riempiono di aperitivi, musei, cene, balli e quant’altro.
Sinceramente, l’Olanda offre una serie di alternative incredibili per passare le proprie giornate!
- Con la museumkaart ora ho l’ingresso gratuito in tantissimi musei in tutto il Paese – e questa cosa mi porta quindi a una sorta di caccia al museo settimanale-
- La piccola ha iniziato ad andare a scuola di danza, e si diverte un sacco: una volta alla settimana, per 45 minuti un gioioso gruppo di bimbette principesche balla in maniera scoordinata in una grande sala da ballo. Semplicemente meraviglioso.
- Ogni settimana il comune organizza qualcosa: la festa dell’autunno in centro, la visita alla caserma dei pompieri, tra poco l’avvento di Sinterklaas, tanto per dirne qualcuna.
- Abbiamo l’imbarazzo della scelta del parco giochi: avendone almeno 5 di alta qualità intorno casa, dobbiamo continuamente alternarli e guai a saltare una settimana..
- Il numero di locali e ristoranti della città è impressionante: dal classico ristorante cinese al giapponese all you can eat, pizzerie italiane e ristoranti vegani, tapas bar e irish pub, ristoranti vietnamiti e indonesiani e tanto, tanto altro ancora. E io ora mi sono prefissata di provarli tutti. O quasi.
Per fortuna tutte queste cose messe insieme, oltre ovviamente ad altre più scontate, rendono la nostra permanenza in terra olandese più piacevole perché se non ci fossero onestamente credo che avrei già fatto le valige da un bel pezzo, direzione caldo – solo andata.
Ma per ora siamo qui, tra una tisana allo zenzero e una birra al mare, a renderci protagonisti della nostra vita.