Vita nuova.
Vivere in un posto nuovo ti dà una sensazione di grande potenza, ti senti in grado di riformularti di nuovo, ricominciare a parlare, osservare, conoscere come se non lo avessi mai fatto prima.
Cambi, con buona pace di chi ti conosce da tanto, mettendo di lato ciò che non ti piace e facendo spazio a tutto ciò di nuovo che ti interessa.
Il processo di svuotamento avviene d’un tratto, il tempo di un tramonto, e ti accorgi improvvisamente di avere molto più spazio per poter crescere, di poter fare a meno di tante cose che ritenevi indispensabili, anzi, ti sei già dimenticato di tutto, cammini per strada in Japantown e quasi ti convinci di aver sempre vissuto in Giappone, ti guardi allo specchio giusto per assicurarti che la forma dei tuoi occhi sia quella che ricordavi.
Città nuova.
Americani, messicani e giapponesi si contendono San Francisco; le scritte delle strade, dei negozi e delle pubblicità cambiano lingua a seconda dove ti trovi. Sorridi guardando gli autisti degli autobus chiederti un sorso alla tua Coca e aiutarti a montare la bicicletta nell’apposito spazio.
Al tuo naso arrivano folate di marijuana inaspettate, così come i barboni della Downtown che cercano di guadagnarsi il pane dandoti dei consigli su come sfruttare le piccole falle del sistema.
E in mezzo a questo ecosistema da paesino hippy, ricomincia una nuova settimana e ti ricordi di essere a due passi dalla Silicon Valley.