Ami Vitale è una fotogiornalista indipendente americana. Le sue immagini hanno fatto il giro della stampa internazionale – Time, Newsweek, GEO, National Geographic, New York Times, The Guardian - raccontandoci molte storie dalle zone di crisi del mondo: la guerra nei Balcani, il Kashmir, la seconda Intifada, i più remoti villaggi africani. Per i suoi reportage, empatici, toccanti e incisivi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui quello del World Press Photo, della National Press Photographers Association (NPPA), il premio Inge Morath della Magnum.
© Ami Vitale - Una donna va a prendere l'acqua in una pozza inquinata nel villaggio di Dambas, a 80 km da Wajir, nel nord del Kenya
© Ami Vitale - Kolhapur, India – 19 marzo: ragazzi indiani si esercitano in uno sport vecchio di trecento anni conosciuto con il nome di "Kushti", una forma di lotta libera,
all’interno del fight club Gangawesh a Kolhapur, India. 19 marzo 2006.
In epoca feudale gli incontri di lotta erano spesso combattuti fino alla morte, ma durante i secoli la tradizione è stata gradualmente modificata fino a divenire uno degli sport più popolari della regione.
I lottatori si esercitano con totale devozione e intensità,
con esercizi, dieta, autocontrollo e celibato.
© Ami Vitale - I soldati dell’Indian Border Security Force presiedono il pittoresco lago Dal a Sringar, la capitale estiva del Kashmir
© Ami Vitale - Jawani Purty lava e massaggia il suo bambino Laxmi con la curcumina 21 giorni dopo la nascita nel remoto villaggio di Phuljhar nell’Orissa, India, nel luglio del 2005.
Jawani ha partorito il suo bambino da sola nella sua capanna di fango senza avere accesso ad assistenza medica professionale. Mezzo milione di donne nei paesi in via di sviluppo muoiono per conseguenze legate alla gravidanza ogni anno. Una donna ogni minuto.
© Ami Vitale - Bambini costretti ad abbandonare le loro case a Pargwal, India, si rinfrescano con i getti d'acqua di un'autocisterna nei pressi di Ahknoor nello stato indiano di Jammu e Kashmir.
© Ami Vitale - Purunakashipur village - Janaki Mallick, nine months pregnant, cooks for and feeds her children. In this village, there is a trained traditional birth attendant who has delivered more than 100 babies and claims never to have lost a baby during childbirth. She had no implements other than a pair of scissors to cut the umbilical cord, a needle and thread to sew it up and some medicine to treat the wound.
© Ami Vitale - Mother, Similia village - Laxmi Dehuey with newborn baby, not yet named. In 2001 in Orissa, there were 367 maternal deaths per 100,000 births, down from 738 in 1993. Things are improving, but not fast enough
http://www.amivitale.com/
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I migliori tormentoni dell'estate 2015
Condividi Dopo essere scesi negli inferi, e non per il caldo, con l'ascolto dei peggiori tormentoni dell'estate 2015, adesso tocca ai migliori. Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Cannibal Kid
CULTURA -
La Cerca
Esiste un elemento comune a ogni generazione, una trasposizione del rito di passaggio da bambino ad adulto in chiave moderna: il lavoro. Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA -
ANTEPRIMA: Half Wild di Sally Green
Buongiorno lettori! oggi voglio segnalarvi l'uscita di un libro che mi sembra piuttosto interessante. Più o meno l'anno scorso è stato pubblicato "Half Bad" di... Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Bookland
CULTURA, LIBRI -
"Tenera è la Notte" di Francis S.Fitzgerald
"Sulla bella costa della riviera francese,a mezza strada tra Marsiglia e il confine italiano,sorge un albergo rosa,grande e orgoglioso. Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Michelap
CULTURA, PER LEI -
Patrick Branwell, the 'lost' Brontë.
"Non piango perchè colta dal lutto ... ma per il relitto del talento, la rovina della promessa, l'estinzione triste e prematura di quella che avrebbe potuto... Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Daniela
CULTURA, STORIA E FILOSOFIA -
Recensione album “Aske” – Burzum
“Aske” – Burzum Ci sono artisti che entrano nella storia della musica e raramente questo succede solo per la qualità della loro produzione. Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Wsf
ARTE, CULTURA