Esistono due Coste Smeralde. Che non s’incontrano mai. Anche perchè una vive di notte, nei locali, e l’altra di giorno, sulle spiagge.
Esistono due Coste Smeralde, quelle dei lelemora, dei robertocavalli, delle starlette di quint’ordine che di notte si fanno un mazzo così alla cerca della foto giusta, col maschio giusto, che le spedisca nell’orbita dei giornali di gossip di serie b (perchè pure lì, c’è la serie a e la serie b, che nun ce lo sai?) oppure che le fidanzi con un industriale facoltoso del varesotto, magari un po’ vintage, che almeno si sistemano.
E poi c’è l’altra Costa, la Costa che amo e mi fa stare bene. Quella dei locali fuori mano, a mangiar pesce spendendo il giusto, quella delle spiagge libere, col costume dell’anno prima, o di due anni prima, che tanto gliene frega un mazza a nessuno.
Quella degli ombrelloni variopinti, alcuni dei quali palesemente ciulati nei chioschi, dove un tempo facevano pubblicità ai gelati, ed adesso riparano allegre famigliole.
E’ la Costa dei bikini improbabili, dei nani che socializzano in continuazione, e ti ritrovi sempre a nutrire, consolare, cazziare qualcuno che non conosci e che, per il principio della spiaggia libera, non rivedrai probabilmente più.
Epperò, anche la costa dei lelemora, talora si appalesa durante il giorno, fornendo spunti vanziniani all’osservatore attento. Ma di loro parlerò presto, che c’ho una collezione di post pronta per l’uso.
Coming soon: Tipi da spiaggia