La vita in campagna è come uno scrigno che ogni giorno ha qualcosa di nuovo da regalarti. Visioni, odori, comprensioni. Qui comprendo più a fondo cosa vuole dire fare vuoto, farsi vuoto per poi accogliere il nuovo. Giovedì partirà il quarto cerchio di donne che si terrà, ancora una volta, nella Casetta dell'Albero e io non posso che tornare qui, dove tutto ha avuto inizio.
Ricordo quando ,anni fa, agli inizi nel percorso di meditazione, vi raccontavo dei cerchi di donne ai quali partecipavo, praticando soprattutto le meditazioni di Osho ma anche condividendo confidenze con le altre partecipanti. Erano cerchi spontanei perché si trattava di incontri aperti anche a uomini ma, per strane coincidenze, alla fine eravamo solo donne.
Sono stati per me momenti importantissimi di crescita, che mi hanno portata a porre attenzione sul femminile e sulla sorellanza. Adesso conduco io dei cerchi in questo nuovo spazio che mi accoglie, ancora per un mese, e ci metto del mio, un'impronta personale. Tutto è nato quando con la mia amica Federica abbiamo organizzato un cerchio, prima di Natale, per la Benedizione Mondiale del Grembo.
È stato bellissimo. Poi lei è partita con il suo amore, affidandomi il loro nido colorato fino al ritorno e così ho continuato a tenere cerchi, per non spezzare l'energia che si era creata, con la gioia di Federica che segue a distanza e sostiene con amore. Si chiamano cerchi di lune perché ogni donna è una luna, ogni donna ha un rapporto speciale con la mamma luna, il suo ciclo è collegato a essa. M'ispiro al lavoro di Miranda Grey ma non solo. Arriveranno anche altre sorprese...
E quindi volevo rendervi partecipi di questi cerchi magici, in cui ci ritroviamo per sentire il nostro utero, per meditare insieme, aprirci a confidenze spontanee, condividere del cibo o una tisana con i datteri piuttosto che cioccolatini. Ultimamente ho sentito forte dentro me che non sono ancora diventa ta mamma, semplicemente perché non è capitato. Non posso forzare le situazioni ma posso assecondare questo senso del prendersi cura degli altri esseri viventi.
Mi prendo cura del mio compagno, mi prendo cura di mia nonna, mi prendo cura delle mie sorelle, degli animali, degli alberi... Mi prendo, in primis, cura di me stessa, ascolto il mio utero, il mio sentire. Mi fermo in raccoglimento se non sono in vena di fare qualcosa o faccio quello che mi va....Mi auguro che le donne percorrano sempre più consapevolmente il cammino della sorellanza, in comunione con Madre Terra e che siano compagne amorevoli e maestre per chi è loro accanto.
Un abbraccio dalla contrada,
per maggiori aggiornamenti seguitemi sul mio blog di viaggi consapevoli e natura drinkfromlife
Con immenso amore
Chandana Sara