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Vite sfogliate in camera oscura. Amelia Mary Earhart

Creato il 16 aprile 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Amelia Mary Earhart (di Sabrina)

(Atchinson, 24 luglio 1897 – Oceano Pacifico, 2 (?) luglio 1937)

«Mai interrompere qualcuno che sta facendo ciò che han detto che non poteva essere fatto.»

Vite sfogliate in camera oscura. Amelia Mary Earhart

Amelia Earhart

Ci sono sogni che, per loro natura, non sono disposti a starsene rinchiusi in un cassetto. Arriva il momento in cui, stanchi di dimenarsi tra le buie pareti di legno, escono con forza e chiedono di essere esauditi, o meglio, di essere liberati nel luogo stesso da cui provengono. Amelia Earhart voleva volare e la casa natale del suo grande sogno era il cielo. Uno spazio immenso, sovrano e perfetto, certamente non privo di pericoli e difficoltà, ma i sogni spesso domandano di essere accolti solo da chi vive attraverso la spinta della passione e non della paura.
Amelia Earhart, aviatrice statunitense, classe 1897, non si tirò mai indietro di fronte alle incognite, animata dal coraggio e da quella voglia di oltre che abita gli orizzonti della volta celeste.

Vite sfogliate in camera oscura. Amelia Mary Earhart

Amelia Earhart

Era una donna determinata, ansiosa di staccarsi da terra e respirare a pieni polmoni l’aria destinata alle ali, al vento, alla libertà di movimento che solo il cielo con la sua dimensione senza pareti, può offrire. Impavida e battagliera di fronte agli ostacoli e alle mete apparentemente inarrivabili, trasformò il desiderio di volare in realtà, una di quelle cose che rimangono, anche una volta materializzate, pura ed incredibile magia. Una pioniera del volo, prima donna aviatrice ad attraversare l’Oceano Atlantico e ad affrontare numerose sfide con successo, lasciando per ultima la più grande di esse, la più difficile ma ambita: il giro del mondo in aeroplano. Fu nel 1937, durante questa grande competizione fra lei ed il cielo, che Amelia, una volta perso i contatti radio, scomparve letteralmente nel nulla. All’epoca il presidente Roosvelt autorizzò le ricerche, impiegando, purtroppo senza successo, un’imponente squadra di navi e aerei, pur di ritrovare l’intrepida, acclamata e ormai celebre Lady Lindy (questo il suo soprannome).

Vite sfogliate in camera oscura. Amelia Mary Earhart

Amelia Earhart

La misteriosa scomparsa fece entrare nella leggenda la temeraria aviatrice, che possedeva, in realtà, tutte le carte per non essere dimenticata. Bella e giovane, forte, equipaggiata di un grande istinto per la libertà, l’eroina in cui identificarsi per l’universo femminile di quegli anni, un esempio di tenacia per tutta l’America dell’epoca. Naturalmente, come avviene nei casi irrisolti, furono elaborate molte teorie per la sua improvvisa sparizione, alcune delle quali davvero fantasiose e piuttosto improbabili, ma la verità è che di Amelia non si seppe più nulla e il suo viaggio rimane ancora oggi uno dei grandi misteri dell’immaginario americano, alimentando ancora studi e ricerche. Che ne sarà stato di Amelia? Consegnata al cielo suppongo, la sua più grande passione.

Consiglio:
Ero Amelia Earhart, di Mendelsohn Jane
(ed. Bompiani, 1996, pp. 158, ISBN 9788845229039)


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