Sabato 9 marzo lo spettacolo della compagnia stabile Assai di Rebibbia
Viterbo, 7 marzo 2013
L’appuntamento teatrale, promosso dall’associazione “Pianeta Giustizia di Viterbo” in collaborazione con il Comune di Viterbo e l’associazione culturale Astarte e con il sostegno della Banca di Viterbo, è stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo dei Priori in una conferenza alla quale sono intervenuti, oltre al sindaco di Viterbo Giulio Marini, al direttore dell’istituto penitenziario Mammagialla di Viterbo, Teresa Mascolo, al sostituto procuratore della Repubblica, Paola Conti, anche gli “addetti ai lavori” dell’importante progetto teatrale e sociale, tra cui Antonio Turco, educatore, fondatore e regista della Compagnia Stabile Assai, nonché ideatore dello spettacolo insieme a Sandra Vitolo, psicoterapeuta della C.R. di Rebibbia, coautrice di molti testi della Compagnia. Con loro anche l’attore Salvo Buccafusca.
“L’opera teatrale si allaccia a un’idea di regia di Daniela Marazita con il coordinamento artistico di Patrizia Spagnoli e la consulenza di Eugenio Marinelli – hanno spiegato Antonio Turco e il presidente dell’associazione sportiva e culturale “Pianeta Giustizia”, Ottavio M. Capparella, avvocato penalista e promotore dell’evento a Viterbo.
L’interazione tra gli attori della compagnia teatrale e musicale di Osvaldo Pugliese, le musiche di Astor Piazzolla, le immagini della “melanconica” Buenos Aires costituiscono gli elementi chiave di questa rappresentazione, dedicata come tutte le opere della compagnia Assai, al senso della libertà come bene supremo. La tradizione letteraria della compagnia consente di inserire gli aspetti drammaturgici della “Stabile Assai” nella categoria del “teatro autobiografico” e della “testimonianza civile”.
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