Vittime dell’humblebrag

Da Koalalondinese @farego

C’é una nuova moda che sta arrivando dagli States: l’humblebrag.

Humble (umile) brag (tirarsela/vantarsi per qualcosa).

Questa nuova tendenza sembra sia iniziata su Twitter, dove ormai spopolano stelle e stelline, facce sconosciute e gente stra-famosa.

Star di Hollywood e non, tutte prese a cinguettare, ma signori attenzione! Si cinguetta solo con garbo ed umiltá – cosí ci si prova – cercando di scendere e farsi passare come comuni(?!!) mortali.

False modestie come: oh non ci posso credere che ho raggiunto i 50.00 followers!!!

Falsa/o che seiii!

Tutti sti vip e dietro i fans che chiedono seguimi e followami pure a me, visto che sei cosí “umile”.

Maddeche!

Ashton Kutcher e la Demi ne sono stati i capostipiti, si fotografavano nel letto incaccolati, e sembravano – o almeno volevano sembrare – una coppietta normale de noi altri.

Russell Brand parla solo di sesso, come se si stesse al pub fra amici, Tom Curise seleziona i migliori auguri di buon compleanno che ha appena ricevuto, cosí da far sembrare che: io vi leggo e ci tengo a tutti, siete troppo bbbboni!

Attori che scherzano e ridono – a denti stretti – su come sono venuti male sull’ultima copertina di questo e quello.

Ma tu ci credi?

Commenti forzati, battute con annessa guancia arrorossita e quella timidezza mista a della forte dose di falsa umiltá, perché non sanno piú come conquistarsi i fans e poi secondo loro li e ci avvicina di piú.

Non ci credete?

Se ve la cavate bene con l’inglese fatevi un giro su Twitter @Humblebrag  e riderete!

Vantarsi nell’era 2.0 é out, fuori questione, ma l’obiettivo di piacere a tutti i costi ci accomuna celebritá o non, e i social network sono una grossa valvola di sfogo… se no non si spiega l’enorme successo di Istangram con tutte ‘ste foto posa-modello fatte nei vari cessi di casa.

Sir Koala ringrazia e saluta.


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