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Vittime delle foibe, è polemica sulle commemorazioni

Creato il 14 febbraio 2011 da Lapulceonline

foibeE’ polemica sul “Giorno del Ricordo”. Secondo i consiglieri comunali Mario Bocchio e Carmine Passalacqua lo scorso 10 febbraio la città di Alessandria non ha dedicato sufficiente cordoglio alle vittime delle foibe che perirono tra il 1943 e il 1947 per mano delle forze comuniste guidate da Tito. E il dito è puntato contro Palazzo Ghilini, sede dell’amministrazione Provinciale, accusata di immobilismo ed indifferenza storica nei confronti d’una tragedia paragonabile alle atrocità nazi-fasciste.

“E’ sorprendente, criticabile e fa veramente male aver constatato l’immobilismo e l’assenza dell’ Amministrazione Provinciale di Alessandria in occasione della Giornata del Ricordo”, hanno chiosato Bocchio e Passalacqua, “istituita con legge dello Stato al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale!”.
Un richiamo polemico, quello dei due consiglieri PdL, che accusa la Provincia  di essere “ancora incrostata di comunismo”, “ancorata ad ideologie indifendibili”, di “imbarazzante partigianeria”. Parole dure, che ci riportano indietro di alcuni decenni, se non altro a causa dei temi trattati. Ma la memoria storica, questo sì, è un dovere, un dovere nè rosso, nè nero,  nè giallo, nè verde.
“L’assenza della Provincia”,  han continuato due esponenti del PdL, “è ancora più grave perché il 2011 è l’anno che celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia: evidentemente c’è ancora chi rifiuta il concetto di prendere tutti insieme coscienza del fatto che gli episodi cruenti o le discriminazioni razziali avvenute sistematicamente nello scorso secolo devono restare lontane da noi, essere esecrate ed estirpate alla radice. Per un’Italia finalmente unita nella sua interezza e finalmente più libera, matura e consapevole”.
Eppure, ad Alessandria, una celebrazione per ricordare le vittime italiane d’Istria, di Fiume e di Dalmazia, seppur modesta, c’è stata: su proposta di Bocchio e Passalacqua, l’amministrazione comunale ha infatti concesso il posizionamento di un sacello di commemorazione presso l’omonima via del quartiere Cristo.

“Negli anni passati avevamo sempre promosso una cerimonia, semplice nei suoi contenuti che si concludeva con la deposizione di una corona d’alloro”, hanno poi concluso i due amministratori. “Ma tale deposizione, seppur nobile nei contenuti, finiva per essere un semplice posizionamento della medesima corona contro la palina stradale che indica l’intitolazione della via, infatti non è mai esistita una lapide in ricordo di quelle vittime. Mai nessuno aveva pensato di farla costruire e di erigerla. Tutto ciò era paradossale, inaccettabile ed ingiustificabile, ma purtroppo questa era la realtà. E per porre rimedio, il Sindaco Fabbio si è impegnato proprio in questi termini. Parimenti, proprio nel rispetto dello spirito della legge, che prevede la promozione di iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado favorendo, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende, che il giorno 19 febbraio p.v. organizzeremo ad Alessandria un convegno rivolto proprio agli studenti delle scuole superiori e che vedrà la presenza del “Movimento Istria, Fiume e Dalmazia” con la partecipazione del Presidente Nazionale, Maria Renata Sequenzia, del Vicepresidente, Guido Matutz, e del Segretario Generale, Renato Cramer. Ricordiamo che nel 2009, proprio in favore del mondo scolastico, avevamo promosso l’interessante spettacolo teatrale “Istria Rossa”.


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