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Vittime sacrificali. Chi vuole destabilizzare il Pakistan?

Creato il 23 giugno 2013 da Pietro Acquistapace

A volte delle notizie per quanto tragiche quasi nemmeno ci sfiorano, ci passano accanto facendoci provare giusto qualche secondo di cordoglio per le eventuali vittime. E se poi le tragedie avvengono in posti mai sentiti e che mai saremmo in grado di identificare su di una cartina, allora i secondi di cordoglio diventano davvero pochi. Ma sono le piccole cose che annunciano le grosse, e questo sembra essere il caso di quanto successo nel  Gilgit-Baltistan.

In questa remota valle pakistana sono stati uccisi nove turisti. Il Gilgit-Baltistan è una delle due entità territoriali (l’altra è l’ Azad Jamm) che costituiscono la parte di Kashmir occupata dal Pakistan, il territorio che una volta era complessivamente chiamato Jammu and Kashmir (nome ora di una provincia indiana). La notizia ha sorpreso l’intero Pakistan in quanto la zona era ritenuta essere sicura oltre che essere una meta di turismo internazionale, immersa tra splendide valli e alte vette. Come la cima del Nanga Parbat dove gli sfortunati turisti erano diretti. Le vittime sono cinque ucraini, tre cinesi, un russo e la loro guida locale, presumibilmente sciita, dato che gli altri pakistani presenti sono stati soltanto derubati.

L’attentato è stato rivendicato da Jundullah, un movimento islamico fondamentalista, con base in Pakistan, che i giornali presentano come legato al Talebani. E qui sorge spontanea una domanda: cosa ci fanno i Talebani in questa regione del nord Pakistan? Innanzitutto va detto che lo stesso Jundullah ha sempre negato di avere legami con i Talebani o con Al-Qaeda, limitandosi – a loro dire – al combattere per la difesa dei sunniti iraniani. Infatti i militanti di Jundullah sono proprio sunniti iraniani che si finanziano con il contrabbando di droga e carburante tra Iran, Afghanistan e Pakistan, e sono ritenuti un gruppo terrorista sia dagli Stati Uniti che dall’Iran (che accusa Washington di essere un finanziatore occulto).

Quello successo nel Gilgit-Baltistan sembra confermare quanto recentemente dichiarato da agenzie di sicurezza internazionali: ossia che nel mondo dell’estremismo islamico sarebbero in corso importanti mutamenti, in sostanza ci sarebbe un avvicinamento di vari gruppi radicali, compreso Jundullah, stanziati lungo il confine indiano. Preoccupante sarebbe in tutto ciò il ruolo dei servizi segreti pakistani, il famigerato ISI, che come in passato starebbe agendo di sua iniziativa in contrasto con le posizioni ufficiali del governo di Islamabad. L’ISI sembra avere pronto un preciso piano di risposta alle, seppur timide, aperture che il rieletto Primo Ministro Nawaz Sharif ha rivolto verso l’India. La situazione sembra ricordare il 1999, quando il generale pakistan Pervez Musharraf aprì le porte del Kashmir pakistano ai talebani afghani, affinchè combattessero gli infedeli indiani.

Il Gilgit-Baltistan è situato sulla Karakorum Higway, la strada più alta del mondo che congiunge Cina ed India. Due paesi che sembrano in procinto di risolvere le loro dispute in vista di una più stretta collaborazione,  con la Cina sempre più presente in Afghanistan e nell’intera regione, compreso il Pakistan con il quale ha importanti rapporti. Pechino quindi potrebbe addirittura diventare il fattore comune a New Dehli e Islamabad in vista di una futura risoluzione dei decennali conflitti. E non va dimenticato come in Afghanistan siano in corso fortissimi giochi di potere in vista dell’annunciato ritiro delle truppe americane, sebbene le modalità di tale ritiro non siano ben chiare. Al momento ci sarebbero contrasti tra gli Stati Uniti ed il presidente afghano Karzai in merito al futuro ruolo dei talebani. Resta il fatto che, per motivi diversi, molti attori hanno tutto l’interesse a destabilizzare la regione.

Quello che i mezzi di informazione occidentali chiamano genericamente “attacco talebano” potrebbe essere piccola parte di un funesto panorama geopolitico, per conto del quale 10 persone hanno perso la vita, in una terra stupenda e maledetta.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/23/pakistan-commando-armato-fa-strage-di-turisti-nel-kashimir-10-morti/634719/

http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2013-04-19/india/38673464_1_indian-mujahideen-sikh-terror-outfit-bki

http://english.irib.ir/component/k2/item/112393-no-drastic-change-expected-in-pakistan-india-ties-with-sharif%E2%80%99s-election

http://pamirtimes.net/2013/06/23/massacre-near-nanga-parbat-ig-and-chief-secretary-of-gilgit-baltistan-suspended/


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