La Corte Europea si pronuncia sul caso Netlog-Sabam e i social network basati sui contenuti come YouTube tirano un sospiro di sollievo.
L’associazione di autori e editori Sabam aveva chiesto alla corte che il social network belga Netlog imponesse un filtro preventivo sul materiale caricato dai suoi utenti, così da poter garantire il rispetto del copyright sui contenuti. Si apprende oggi la sentenza, con cui la Corte di Giustizia Europea rileva l’inalienabile diritto di condivisione da parte degli utenti.
Dovere dei siti in questione è quello d’includere nei propri termini di servizio delle clausole per la tutela del copyright, ma è responsabilità dell’utente non violare tali termini. Naturalmente, l’utente si assume al momento dell’upload la responsabilità di quanto pubblicato, accettandone le conseguenze, inclusa la cancellazione del contenuto.
La sentenza è accolta favorevolmente dai fautori dei file-sharing, che vi rintracciano un precedente per rivedere alcuni casi portati di recente all’attenzione del pubblico. I servizi offerti da siti quali Megaupload, Filesonic e Rapidshare potrebbero risorgere dalle proprie ceneri, così come potrebbero sparire i filtri sui contenuti imposti ai propri utenti da servizi come isoHunt.