Vittorie pro-life: in Texas e in molti altri stati

Creato il 20 luglio 2013 da Uccronline

A nulla è servita la bizzarra iniziativa della democratica Wendy Davis in Texas, rimasta in piedi 13 ore per pronunciare un discorso abortista che, protraendosi oltre alla mezzanotte, aveva invalidato la votazione sul restringimento dell’aborto, vietandolo oltre la ventesima settimana. I quotidiani hanno raccontato che i sostenitori della Davis cantavano “Hail Satan” e “Maria doveva abortire Gesù!” , mentre i pro-life intonavano “Amazing Grace”.

Il disegno di legge è comunque tornato in aula, passerà grazie al voto compatto della maggioranza e sarà firmato dal governatore texano Rick Perry, che ha dichiarato di essere contento se la Davis «è riuscita a laurearsi alla facoltà di giurisprudenza di Harvard e di servire il Senato del Texas, ma dispiace che non abbia imparato dalla sua stessa esperienza che ad ogni essere umano va data una possibilità di realizzare tutte le sue potenzialità a pieno e che ogni vita ha un valore». La notizia più positiva, in ogni caso, è che la nuova legge comporterà probabilmente la chiusura delle 42 cliniche abortiste dello stato.

Ma non sono le uniche buone notizie per  chi è dalla parte del diritto alla vita.

La Corte Suprema in Irlanda, ad esempio, ha respinto il ricorso di Marie Fleming, dopo che un tribunale di grado inferiore le aveva rifiutato il suicidio assistito. La suprema Corte ha votato contro il suicidio assistito, dichiarando che la legislazione non “viola in modo sproporzionato” i diritti costituzionali del richiedente.

Anche nello stato americano del Montana è stato affossato un disegno di legge a favore del suicidio assistito ed è stato inoltre varata una modifica per chiarire la legge (House Bill 505) e proteggere i cittadini dal suicidio assistito. Un sondaggio di Environics in Canada, ha mostrato che chi avrebbe più probabilità di usufruire dell’eutanasia, come anziani e disabili, sono i più fortemente contrari a modificare la legge vigente.

Il governatore del Wisconsin, invece, Scott Walker, ha trasformato il Senate Bill 206 in legge. Questa importante legge darà la possibilità alle donne in cerca di aborto di vedere i loro bambini non ancora nati attraverso gli ultrasuoni, dopo averle spiegato tutte le opzioni alternative. Gli abortisti di Planned Parenthood hanno annunciato una querela federale per impedire questa legge e opponendosi al fatto che le donne vadano informate di quel che stanno per compiere. Visto che gli abortisti hanno paura della verità e dell’informazione, i volontari di LifeChoices stanno portando ecografie e ultrasuoni per le strade, attraverso un furgone medico, offrendo gratuitamente alle donne in gravidanza questo servizio.

Il governatore dell’Ohio, John Kasich, ha a sua volta firmato il legge altre restrizioni per l’aborto: sarà più difficile per le cliniche di soppressione del feto umano ricevere finanziamenti; sarà disponibile il servizio dell’ecografia ultrasuoni per chi cerca un aborto e sarà limitata la capacità dei fornitori di aborto di “ottenere accordi di trasferimento con gli ospedali pubblici”.

In Oklahoma sono stati invece completamente tolti i fondi statali a Planned Parenthood, destinandoli agli ospedali e agli operatori sanitari pubblici.

A proposito di Planned Parenthood. Il suo “braccio” di ricerca, il Guttmacher Institute, ha recentemente segnalato che nella prima metà del 2013 i legislatori degli Stati Uniti hanno approvato 43 disposizioni che limitano l’aborto, numero numero leggermente superiore a quello dello stesso periodo nel 2012 (39 misure pro-life) ma più basso rispetto al 2011 (80 leggi contro l’aborto).

L’America sta cambiando, dove sono i sostenitori dell”adeguamento” agli altri Paesi, che amano spuntare fuori solo quando si parla di nozze gay?

La redazione


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