Non ho che poche parole per fermare gli attimi fissati in una luce da cartolina illustrata
e vederti agitare fra nastrini di sangue sulla fronte da pirata su un terrazzo
celeste, non mi ricordo se il cielo sta a destra, a sinistra o sotto di noi e i tentativi di spiegarti qualcosa,
forse una cosa terribile che rimandavo di parola in parola persino a me stesso.
So che al mio silenzio non ho avuto risposta perché non miravo mai al centro.
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