Magazine Diario personale

Viva Forever.....gli anni '90!

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Non è normale svegliarsi di prima mattina canticchiando una canzone che, ormai, non passano più nemmeno su Radio Ricordi.
"Viva Forever...i'll be waiting...everlasting  like the sun..".
Quanto tempo è passato dalla nascita di questa canzone? Diciasette anni? 
Sarà, ma gli anni '90 per me son stati giusto l'altro ieri.Tra una puntata di Paperissima e una di Ciao Darwin.
Tra una di Bim,Bum,Bam e una di Solletico dove Lenticchia non ci scartavetrava ancora i cabasisi per colpa della famiglia Martini.
Oh yes, c'ero quando nessuno sapeva Che fine avesse fatto Carmen SanDiego ed ero davanti alla televisione quando al Disney Club prendevano a martellate Zazu insieme a Dado.
Ridevo della stupidità umana quando buttavano i bellocci di Beato tra le Donne in piscina e sognavo di poter gareggiare per l'Italia a Giochi senza Frontiere.
Eppure, debbo dirlo, non stavo mica sempre davanti la tv!
Tra compagnetti di scuola, cugini e cuginanze, c'era sempre un compleanno a cui prender parte che no, non sono i compleanni di adesso nelle Ludoteche o nei Pub.
I compleanni degli anni '90 erano rigorosamente fatti in casa, indipendentemente dallo spazio a disposizione.
Pizzette, panini imbottiti, patatine, dolci vari...e poi festoni, parenti e amici, i giochi idioti e la musica per ballare, le foto suddivisi in gruppi e quelle "panoramiche", lo zio di turno con la videocamera traballante perchè nel frattempo stava masticando animatamente l'ennesimo pezzetto di tavola calda e le bottiglie vuote conservate gelosamente per il gioco della bottiglia...
Anche se, nel momento stesso in cui le bottiglie venivan sequestrate dalle madri promotrici della castità labiale, c'era sempre qualcuno che conosceva le regole del gioco del Postino o che proponeva Obbligo o Verità.
Me li ricordo quegli anni '90.
I primi telefonini grandi quanto un mattone e pesanti altrettanto, che non mandavano SMS, non inviavano MMS, non ricevevano email e non avevano App. Sì, insomma, quei telefonini che servivano solo per le chiamate urgenti.
Mi ricordo anche le schede telefoniche scambiate come se fossero delle reliquie sacre, le figurine dei film Disney appena usciti di cui non trovavi MAI l'ultima dell'ultima pagina, le collezioni degli ovetti Kinder, i ciucciotti colorati e la smania nel creare "collane" con le linguette delle lattine di CocaCola.
Non solo! Ora che ci penso erano anche gli anni dei primi giochi interattivi come il Sapientino, il Mio Caro Diario e il Tamagotchi.
Era l'anno della Tanya snobbata perchè brutta copia di Barbie, dei Lego Star Wars o Indiana Jones, dei primi libri di Harry Potter e delle collane del Battello a Vapore, dei libri di Susanna Tamaro e dei grandi classici per bambini che ti facevan piangere già dal titolo.Anni fatti di Fantaghirò e fantasy simili dove l'effetto speciale più particolare era una marionetta, di Sentieri che tentò di sostituirsi a Beautiful nel cuore delle nostre nonne e delle nostre mamme, di Sailor Moon e di Piccoli problemi di cuore, di Holly& Benji e dei Power Rangers, del telefilm su Zorro e il telefilm Streghe, dei cartoni animati di Lupo Alberto su Rai2 e della centesima replica di Mamma ho Perso l'aereo....
erano gli anni della televisione commerciale e del boom di cartoni animati giapponesi.
Poi, ovviamente, si cresceva. Ci si stava pericolosamente avvicinando all'età adolescenziale, i cartoni animati non suscitavano più lo stesso fascino, Dylan di Beverly Hills era più interessante di Heric di Rossana, Top of The Pops prese il posto di Disney Club e il Mio Caro Diario fu sostituito dai primi lettori cd portatili, con annesso borsone della Onyx per contenere tutti i cd masterizzati dalla cugina più grande che, mannaggia a lei, aveva quelli originali.
Diventavano così gli anni del FestivalBar con Fiorello senza codino ma sempre pronto a fare un poco di Karaoke, anni della Marcuzzi con l'ombelico di fuori e di Paola e Chiara vestite da scolarette, delle Spice Girls con le scarpe da palombaro ai piedi e dei Backstreet Boys con i loro balletti, di Britney Spears non ancora rasata e di Robbie Williams con meno tatuaggi perchè ancora facente parte dei Take That.Oh, fu alla fine degli anni '90 che io conobbi Cesare Cremonini con la sua vespa truccata e i capelli tinti di biondo segnando così il mio passaggio tra le elementari e le terribili scuole medie.
Fu alla fine degli anni '90 che comprai il mio primo Cioè proprio perchè volevo il poster dei Lunapop ma, ovviamente, non sdegnavo quello di Spike, il perfido vampiro in Buffy l'Ammazzavampiri (mica The Vampire Diaries).Fu allora che indossai le mie prime scarpe con la zeppa e comprai la mia prima camicia di jeans per esser alla moda, che tentai di truccarmi con quei lucidalabbra oleosi pieni di glitter mentre mia madre chiudeva a chiave i suoi trucchi....
Insomma! Su gli anni '90 ci sarebbe tanto, tantissimo da dire.
Di quei vestiti nè carne nè pesce, di quella musica ancora pop e ancora no, di quegli idoli ancora puliti o già fatti e strafatti, di quella tecnologia che adesso sembra la preistoria...
Ci sarebbe tanto da dire, ma il destino vuole venire incontro a tutti noi, facendo sì che io non scriva più nulla riguardo quegli anni in cui sognavo il 2000 immaginandomi alta, bionda, con gli occhi azzurri e alla guida di una Spider rossa fiammante.
Ehhhh sì, il ciclo e motociclo storico (forse lo ZIP?) sta riunendo ciò che il nuovo millennio ha diviso.
Parlo dei Backstreet Boys tornati a far concerti? Fuochino...
Delle Spice Girls che si riuniranno checché ne dica Victoria? No.
Di Robbie Williams che non prenderà a cazzotti i suoi ex compagni? Nahh....
Di Leonardo Di Caprio che fa vibrare le mutande così come ai tempi del Titanic? Eh....
Signori e signore mie care, ma lo sapete o no che sta per tornare....
Cosa? Non lo sapete? Strano, ne ho parlato proprio nel mio nuovo articolo per Vivi con Stile.it !
http://viviconstile.it/articoli/2901141237/ritorno-al-passato-il-gelato-degli-anni-novanta
P.s. parlo sì, ma esprimendomi di merda. Ne sono più che consapevole, però ho avuto poco tempo per scriverlo e troppi ricordi da inserire che, alla fin fine, non ho potuto elencare per motivi di battitura.
Per questo il post di oggi è un inno a quegli anni lontani dove il computer serviva più come soprammobile che come mezzo di comunicazione ed informazione.
Perchè i giovani forse non lo sanno, ma ai miei tempi le case in cui c'era un computer erano pochissime e questi apparecchi elettronici erano in bianco e nero, avevano i floppy disk, il megabyte non era ancora contemplato e l'ADSL sembrava la sigla di una malattia venerea.
Ecco, forse questa è l'unica cosa che non mi manca degli anni '90!

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