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Viva il Pollo

Da Marlenetrn

Viva il Pollo

Mi sono imbucata, a #wilpollo l'evento blogger organizzato da UNA Italia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carne e Uova) e INC - Istituto Nazionale di Comunicazione. Che significa che mi sono imbucata?
Significa che non ero proprio nella lista degli invitati ma siccome mi trovavo a Milano sono andata a capirne di più sul pollo e su quello che gli gira in torno, ma sopratutto a farmi frantumare fino alla polvere, le poche certezze che avevo sulla cucina e i modi di cucinare.

Viva il Pollo

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Non mangio molta carne, ma il pollo si, forse solo quello a parte gli affettati, e questa non è una novità, visto che il pollo è il secondo piatto più amato dagli under 18 (41%) e in Italia 9 mamme su 10 lo cucinano ai bambini almeno una volta a settimana. 
Questo perché il pollo ha un sapore semplice da apprezzare ed è un prodotto super versatile, dalle preparazioni più elaborate a quelle più semplici.
Non sono parole fatte, ma la verità, io compro il pollo perché è semplice da preparare punto.

Viva il Pollo

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I bambini lo amano, infatti non conosco bambini che non mangino pollo o che dicano che non gli piaccia, e secondo una ricerca Doxa è il secondo piatto più amato solo dopo la pasta al sugo. Insomma, se i menù bimbi sono: pasta al pomodoro e panata di pollo (la cotoletta è un altra cosa - Rugiati insegna), ci sarà pure un perché!
Presente all'incontro c'era anche il Dott. Andrea Ghiselli (esperto nutrizionista e dirigente della ricerca CRA-NUT - Centro di ricerca per gli Alimenti e le Nutrizioni) che ci ha spiegato  come la carne di pollo sia un ottima fonte proteica per l'organismo a fronte di un bassissimo apporto di grassi e con un buon contenuto di vitamine e sali minerali. (Sarà per questo che ce lo mettono sempre nella dieta?) e che quindi per la sua qualità e composizione, è una carne adatta a tutti dai più piccoli fino agli anziani. (ma non mi pare una novità, insomma credo sia conoscenza comune).

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Ma veniamo al fronte sicurezza che è forse quello che ci interessa di più:
L'Italia è grande produttrice di polli, ne produciamo più del dovuto e i polli che finiscono sulle nostre tavole sono 100% Italiani. Attenzione parliamo di prodotto fresco. Lo stesso non si può dire dei prodotti lavorati (piatti pronti, pre cotti, surgelati) contenti pollo, che invece può essere di importazione. Il pollo italiano è strettamente controllato in ogni suo aspetto, dai mangimi, all'allevamento, fino alla macellazione. 
In merito alle preoccupazioni circa l'antibiotico resistenza e l'utilizzo di ormoni che tanto hanno fatto scalpore negli ultimi tempi, a spiegarci come stanno le cose in Italia, è stata la dott.ssa Elena San Francesco Responsabile UNA - Italia. 
La paura della presenza di ormoni nei polli è legata ad un vecchio caso che scatenò clamore mediatico, molti anni a dietro, e che oggi ha portato ad una regolamentazione rigida  sull'utilizzo degli ormoni nei polli da macello. Il pollo destinato alle tavole non deve maturare a livello ormonale per essere pronto per il mercato, ma semplicemente aumentare il suo peso, fattore su cui non influiscono gli ormoni ma bensì l'alimentazione. La carne dei polli è pertanto sicura e scevra dai rischi di questo genere. Ovviamente però come in tutte le cose è la varietà dell'alimentazione e il consumo consapevole dei prodotti a contribuire al nostro benessere e a quello dei nostri figli, insomma, potrà pure essere buona e ricca di vitamine, la carne di pollo, ma ecco, mangiarla tutti i giorno non è proprio una scelta sensata. Lo dicono anche quelli dell'UNA Italia.

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In merito invece, alla faccenda dell'antibiotico resistenza, qui ci sono due aspetti da valutare. L'utilizzo degli antibiotici negli animali e lo sviluppo dei ceppi infettivi resistenti agli antibiotici. 
Nel primo caso, l'uso degli antibiotici negli animali viene fatto solo sotto stretto controllo medico-veterinario e solo se strettamente necessario. l'uso dell'antibiotico si richiede quando il pollo è malato, ma per malato non si intende che abbia la SARS o l'Ebola, i polli possono anche prendere il raffreddore o ferirsi tra loro e quindi per evitare infezioni si somministra l'antibiotico (mia nonna , per dire, alleva due polli ogni anno, ad uno tira il collo il 15 Agosto, l'altro a Natale è capitato che prendessero il mal di gola e non riuscissero a cantare, bhè gli ha dato la novalgina o ancora dello zimox :-D) Il pollo a cui è stata somministrata la cura antibiotica comunque non viene macellato subito, ma bensì, si rispetta un periodo di profilassi sufficiente, che gli consenta di smaltire il farmaco. 
Il secondo punto, ovvero quello dei ceppi infettivi resistenti agli antibiotici, è un discorso molto più ampio e complesso, che non riguarda solo i polli, ma tutti gli esseri viventi, dall'uomo, agli animali, passando dalle piante. L'utilizzo di antibiotici nel tempo ha permesso che alcuni batteri si abituassero ad essi e cominciassero a mutare fino a diventarne immuni. La soluzione? bhè ancora non esiste, la stanno studiando, in ogni caso la colpa non è dei polli, ma dell'uomo.

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Ma ora veniamo all'aspetto ludico, perché all'incontro di Viva il Pollo c'era anche lui, quel manzo di Simone Rugiati, che scandalizzato dalle nostre abitudini in cucina avrebbe voluto volentieri buttarsi dalla finestra, ma poi ha pensato bene di farci una cooking lesson e oltre a svelarci tecniche e piccoli trucchi su come preparare al meglio il pollo abbiamo anche cucinato i bastoncini di pollo con finte salse.
Super belli (nonostante li avessimo fatti noi) e super buoni (perché c'era lui ad aiutarci) per il resto le foto parlano da sole.

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Se vi interessa, visitate il sito dei chicken lover: www.vivailpollo.it per soddisfare tutte le vostre curiosità in merito e per saperne di più sulla giornata di Viva il pollo passata al 10WATT di Milano seguite l'hashtag #wilpollo su IG e TW.
In un altro post vi racconto i retroscena dell'evento, con le foto non ufficiali e molto imbarazzanti sopratutto della sottoscritta, che si fa cazziare continuamente dallo chef più simpatico e oggettivamente piacente della TV Italiana. Curiose? Stay Tuned, ci sentiamo al prossimo post. 

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