
In Italia in questi giorni non si fa altro che parlare del “nuovo” (si fa per dire) disco di Vasco Rossi. Pure io (pirla) ne ho parlato. Tutto questo naturalmente a livello musicale, visto che in altri ambiti si discute anche e soprattutto di Bocchini, pompini e di Berlusconi che apre club di burlesque a Lampedusa.
In Inghilterra invece il disco sulla bocca di tutti è un altro, questo sì nuovo per davvero, e l’ha tirato fuori la “Queen B” della scena dubstep: Katy B. “On a Mission” è il suo album d’esordio, una bomba che ci presenta in chiave pop le ultime tendenze del suono UK, tra drum’n’bass, garage, trip-hop, un pizzico di R&B e naturalmente… dubstep. Un disco eccellente tra trip sonori e melodie accattivanti. Katy B ormai è una fuoriclasse che gioca in serie A, a partire dal singolo “Broken Record” già eletta mia pop song dell’anno.
Altri esempi delle leccornie da gustare dentro l'avventurosa missione di Katy?L’iniziale “Power on me” è da non credere per quanto è favolosa e scaraventa subito dentro un club underground della periferia londinese. Sguardo basso, kid, che senno i tipi qua dentro ti fanno il culo se dai un’occhiata di troppo alla tipa sbagliata. E però è difficile tenere lo sguardo giù quando il locale è così pieno di figa che va in delirio quando parte “Katy on a Mission”.

Riassumendo: enorme Katy ai vocals e allucinogene le produzioni alle sue spalle dei pezzi grossi del genere (Benga, Magnetic Man, Geeneus, Zinc). Il disco di cui avevo bisogno e a cui la scena elettronica e pop presente e futura dovrà stare a guardare (e venerare) nei prossimi mesi.2011: Odissea nel dubstep, bitches.(voto 9)