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Viva la vida

Creato il 24 maggio 2012 da Pim

Tra poche ore un treno mi avrebbe riportato indietro e, forse, tutto avrebbe ripreso a procedere come prima. C’era stato un momento in cui questa realtà alternativa sembrava potesse assumere consistenza e diventare l’unica, ora me ne sfuggiva la disposizione. Eppure ci aggiravamo nella libreria del quartiere africano commentando con la consueta scioltezza libri e cd che prendevamo in mano per poi riporre negli scaffali. Lei cercava una raccolta jazz da regalare e alcuni dvd che le avevo consigliato (Orson Welles, mi pare). In sottofondo i Coldplay. Preferisco aspettare che il prezzo scenda, dissi osservando la copertina di Viva la vida. C'era qualche probabilità che fosse l’ultima volta che stavamo insieme e non volevo conservare ricordi malinconici. Lei, con il proprio corpo, avrebbe continuato ad esistere in un altrove a me precluso. Insieme a un altro uomo, che era poi il suo uomo, dal quale sarebbe tornata per mettere ordine al passato e inanellarsi un futuro. A me non restava che prendere le distanze, come le avevo promesso che mai avrei fatto. Mi sarebbe mancato quel sogno condiviso a lungo, così profondamente respirato. Unico conforto, mentre sostavo alla cassa, la voce sorridente di Chris che mi accarezzava la schiena e mi chiedeva di non piangere.

(I Coldplay sono stasera in concerto allo Stadio Olimpico di Torino)


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