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«Vivamus, mea Lesbia, atque amemus»

Da Carrie

«Vivamus, mea Lesbia, atque amemus»Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
 ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.

Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
 quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille
  nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l'invidioso
per un numero di baci così alto


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