Quelli bravi lo chiamerebbero brand. Altri, un e-commerce come tanti. Io lo chiamo semplicemente Vivennu.
Vivennu è il progetto a cui lavoro da più tempo. Come spesso accade, il sito web è solo la parte emersa di un iceberg fatto di contatti, incontri, selezioni, problemi, intoppi, burocrazia, e chi più ne ha più ne metta. Online da poco meno di una settimana, Vivennu ha però già ottenuto riscontri positivi e che fanno ben sperare per il suo sviluppo.
Un episodio ci tengo a raccontare. Quello della telefonata con Enza La Fauci, una delle produttrici di vino più appassionate che io conosca, proprietaria delle Tenute La Fauci nel territorio di Messina. Enza produce uno dei migliori Fari Doc in circolazione, senza mezzi termini. Naturalmente, i vini di Enza saranno presto inseriti nel catalogo (lo chiamo catalogo non a caso, avremo anche le collezioni adatte per ogni stagione) di Vivennu e questo per me è un punto di orgoglio. Ebbene, nel corso della telefonata Enza mi ha confidato di trovare bellissimo il nome Vivennu. Un termine, che a suo e nostro modo di vedere, significa passione per quello che si fa.
Vivennu è bere e vivere allo stesso tempo. E questi sono i valori che intendiamo trasmettere attraverso un e-commerce che ha la pretesa di non essere solo un e-commerce, ma che è anche un blog (che racconterà le nostre piccole produzioni, i luoghi siciliani più o meno noti), social network e condivisione. Un social commerce, come ancora una volta lo definirebbero quelli bravi.
Vivennu aprirà i battenti (virtuali) entro l’anno anche all’interno del mercato francese. E nel corso del biennio 2011 – 2012 ci dedicheremo al consolidamento del mercato italiano e di quello francese, incrementando principalmente i prodotti in catalogo pur mantenendo il focus sulla qualità e su quello che viviamo come un autentico elogio della piccola produzione (Antonio Consoli).