ZOE E LA LUCERTOLA.
Un giorno a Zoe, mentre mangiava i croccantini, nel cervello si illuminò un pensiero: Perché uccidere? Quando per vivere avevo bisogno di cacciare c’era una giustificazione, ma oggi? Lo disse a Therios, il quale, riflettendo sugli interrogativi di Zoe, si pose una domanda: Perché marco il territorio e quasi tutti i giorni combatto contro gli altri maschi? Ottengo soltanto delle sanguinanti e doloranti ferite, alcuni gatti sono morti a seguito degli scontri. Le voci delle domande che si erano poste i gatti arrivarono agli umani trasformandosi in: Perché facciamo la guerra? Per avere morti e feriti e tanta distruzione con i problemi peggiori di quelli di prima e con l’odio moltiplicato? Perché dobbiamo possedere per soffrire più che godere e vivere in continua apprensione, darla vinta all’odio per la guerra e all’egoismo per la proprietà? La Ricerca Scientifica era riuscita a stabilire quali esseri animali e quali dei vegetali non avessero il cervello e mancassero di sentimenti, perciò creati e sviluppati per il solo servizio dell’altrui nutrimento. Le guerre e le proprietà private non furono più considerate. Le tasse, da quelle sul lavoro a quelle sulla casa, furono abolite (si pagava soltanto un irrisorio affitto all’Agenzia internazionale per la salvaguardia degli esseri viventi e del pianeta). Tutto ritornò tutto di tutti. La demenziale bestiale “legge della foresta”, anche dagli umani fu superata. Nessuno si chiedeva perché non possedeva niente, il dono della vita divenne l’unica grande ricchezza. (Tratto dai racconti di Marta).
LA FELICITA’
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va.
Tutto sommato,
la felicità è una piccola cosa.
-TRILUSSA-
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