Vivere in pace

Creato il 19 aprile 2011 da Robydick
1947, Luigi Zampa.
Questo film, che merita di essere ricordato con tutti gli onori, venne proiettato per la prima volta nel Marzo del 1947. Ancora non era in vigore il Piano Marshall, non eravamo nelle Nazioni Unite, la Costituzione sarebbe arrivata a fine anno, nonostante Jalta molti hanno il terrore che possa imporsi il PCI. Il Primo Maggio di quell'anno ci sarà anche la strage di Portella della Ginestra.
Agli inizi di quell'anno, dicevo, esce un film che se visto col "giusto occhio" ha contenuti storici veramente sbalorditivi. Una storia dichiarata come vera, ad ogni modo assolutamente plausibile anche se non lo fosse.
Il grande Aldo Fabrizi (sempre più un mio mito) è Zio Tigna, lo chiamano tutti così. Fattore con un piccolo podere nelle montagne laziali. Vivono con lui oltre alla moglie Corinna (Ave Ninchi, spesso a fianco di Fabrizi) 2 nipoti, 1 giovane disertore, l'anziano padre. Siamo in periodo di guerra, gli americani sono già sbarcati ma lì devono ancora arrivare e dominano ancora un funzionario di partito ed un tedesco lì di stanza.
Proprio appena dopo che viene promulgato un comunicato che minaccia rappresaglie verso chiunque aiuti nemici di fascisti e tedeschi, i 2 nipoti di Tigna trovano 2 americani, un bianco e un nero, nascosti nel bosco, con uno di loro seriamente ferito. Li aiuteranno e in qualche modo costringeranno persino lo stesso Zio, uomo grezzo e rude solo in apparenza ma di gran cuore, ad aiutarli, anche se così facendo fa rischiare la vita a sé e a tutta la famiglia... e il resto ve lo lascio scoprire, farò solo qualche altro accenno nei frame.
Commedia e Dramma, c'è tutto in questo film, e non solo. C'è la grande sensibilità di affrontare alcuni delicati argomenti del dopoguerra, tutt'oggi irrisolti, come la convivenza tra chi lottò contro il regime fascista e chi invece lo appoggiò. La nota Amnistia Togliatti fu soluzione solo giuridica, non sostanziale.
Film assolutamente da godersi e mettere in carnet.

panoramica del paesello, reale. comincerà e terminerà la storia sulla caratteristica pacifica della sua gente, lavoratrice, mite e amante della pace.


il maialino è scappato da poco ed è già finito raschiato, pulito e nello spiedo? un po' forzata la cosa, ma la fame dei 2 soldati americani forse poteva compiere questo prodigio.


no comment


da ridere. Corinna dice "ma è negro!", e Tigna "no è un po' abbronzato".  ci saranno parecchie battute sul "negro", tutte volte in realtà a sfatare luoghi comuni ("come fanno i negri a sapere se sono puliti?", ecc...) . Il nonno di Tigna addirittura lo chiama ascaro!


sul giornale, la riproduzione di cosa era accaduto in un paese vicino a chi non aveva rispettato il comunicato



a dx di Tigna c'è il fascista, non uno di quelli cattivissimi per la verità. a sx il dottore che ha curato anche uno dei soldati, fiancheggiatore dei partigiani. entrambi lo mettono in guardia: "attento con chi te le fai, che poi quando finisce la guerra..." e lui "... alla fine con chi stare? qua come la fai la sbagli."


incredibile situazione, potere del vino quando abbonda. il nero americano ed il piantone tedesco che si ritrovano a ridere e ballare insieme. i problemi ci saranno il giorno dopo...






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