Oggi più che mai, è forse il momento giusto di investire nel settore immobiliare. Non mi riferisco a grossi investimenti con grandi impieghi di capitale, ma più che altro a piccoli appartamenti ricercati nelle giuste zone da poter concedere in locazione al giusto canone.
La tipologia…
Partirei subito da un punto fondamentale della questione, e cioè quando un investimento si può dire “azzeccato”. Molti studi, effettuati da importati catene di agenzie immobiliari, dimostrano come la tipologia di abitazione oggi ricercata da investitori in questo settore, e non solo, sia il “bilocale”.
La scelta…
La nostra scelta però deve tenere conto di alcuni importanti aspetti pratici; dell’immobile che andremo a scegliere, in questo caso bilocale o trilocale, non saremo noi gli utilizzatori finali della casa, ma gli inquilini, per cui dobbiamo chiederci quali servizi devono esserci nelle vicinanze, in modo da rendere appetibile il nostro immobile nel mercato; bisogna quindi valutare se la zona e ben collegata con i servizi pubblici, se nelle vicinanze ci sono scuole, uffici pubblici e privati, ospedali e ancora la presenza di università piuttosto che attività commerciali.
Dobbiamo indirizzare la nostra scelta su quelle zone in cui la richiesta di appartamenti in affitto è maggiore; per questo, oltre a farci un giretto, nelle varie agenzie immobiliari di zona e su internet, dobbiamo verificare la quantità media di soggetti che cercano appartamenti in affitto e soprattutto il budget di canone massimo ricercato. Siamo tenuti a considerare che un buon investimento, anzi un ottimo investimento, sarebbe quello di ricavare dall’affitto il 7% di profitto, ciò significa che se compriamo un appartamento da 100 mila euro lo dobbiamo affittare 700 euro al mese; basta farsi un calcolo veloce e vedere che questa situazione è pressoché difficile da trovare in qualsiasi città italiana cerchiamo, ma comunque consideriamo che una rendita che va dal 4 al 5% magari escludendo anche le spese e le tasse, risulterebbe un buon investimento, ed è appunto a questo che dobbiamo mirare.gennaio 2012