Magazine Informazione regionale

Vivere in un contesto civile cominciando dalla piccole cose. Unica strada possibile o enunciato "palloso"? Una lettera

Creato il 29 novembre 2014 da Romafaschifo
"Mamma mia quanto sei palloso!" Non vi è mai capitato di sentirvelo dire? Magari perché ti sei lamentato di un incivile che butta una sigaretta fuori dal finestrino davanti i tuoi occhi, o ancora peggio, perché ti sei lamentato del signore/a che ha lasciato i bisogni del suo cane sul marciapiede? Spesso e volentieri. Perché? Come siamo arrivati al punto che chi vuole vivere in un posto civile, con regole elementari, deve essere giudicato un rompiscatole? 
Per il gusto di "tanto va tutto a rotoli, mo dipende da me?" Si. Dipende sopratutto da te. Perché il tuo gesto, moltiplicato per gli altri milioni di persone che la pensano come te, nello stesso momento crea un disagio elevato all'ennesima potenza. Perché quella sigaretta lanciata dal finestrino è il fatto più rivoltante, perché quello stesso guidatore quando scenderà dalla sua auto si lamenterà della sporcizia della propria città. Quel signore che lascia i bisogni del cane, si lamenterà quando lui stesso ne pesterà una. Perché tutti ci lamentiamo degli altri di cose che siamo i primi a fare. E' arrivata la raccolta differenziata a Roma, (ok d'accordo ancora non è funzionante al 100%), ma invece che agevolare il processo il popolino ha deciso: è l'ennesima trovata per andare contro la gente. Qui si tratta di ignoranza. Perché ormai in quasi tutta l'Europa la differenziata è predominante. Ma noi no. A Roma, nonostante i cassonetti siano stati tolti in alcune zone (visto con i miei occhi) la gente continuava a lasciare i sacchi dell'immondizia nello stesso punto di prima. 
Poi vi lamentate dei politici? Voi siete uguali. E quando andrete da quel signore a dirgli che vive anche lui a Roma, fregatevene delle sue lamentele, continuate a farlo. Prima o poi lo capirà. Non sottomettevi, non lasciate fare sotto i vostri occhi. Siate i controllori di voi stessi, e se un vostro amico vi "rimprovera" per un gesto inadeguato (l'abitudine nel farlo non ve lo farà manco più notare) non odiate il vostro amico, ma ringraziatelo. Dovete capire dove state sbagliando. Perché solo così forse riusciremo ad avere una città degna di questo nome. Cominciando dalle piccole cose: sigaretta, carta, bottigliette. La città è nostra, non distruggiamoci da soli.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :