Magazine Società

«Vivere senza sesso si può. Certo però sarebbe un gran peccato» ragiona Wilhelm Schmid. Perché il sesso è un «generatore di desideri e di potere, rappresenta la via più breve per trovare un senso».

Creato il 12 febbraio 2016 da Paolo Ferrario @PFerrario

«Vivere senza sesso si può. Certo però sarebbe un gran peccato» ragiona Wilhelm Schmid. Perché il sesso, scrive il filosofo tedesco in Sexout, libretto deliziosamente rilegato in cui suggerisce dieci strategie per tornare ad essere felici a letto, è un «generatore di desideri e di potere, rappresenta la via più breve per trovare un senso». Tutti ne parlano, lo ostentano, ne sono ossessionati. Eppure tutti, prima o poi, smettono di farlo. Da che mondo è mondo. Il primo sexout – interruzione dal sesso – della storia della filosofia ha come protagonista un Socrate ormai stufo della moglie Santippe. «Non si sa come abbia affrontato la situazione» premette Schmid, si sa però che ne discusse a lungo con l’esperta Aspasia nel dialogo platonico Menesseno.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog