Magazine Musica

Vivian Mayer: la scoperta di un talento incredibile

Creato il 20 aprile 2015 da Frequenzedigenere @di_genere

La-bambinaia-che-invento-i-selfie_h_partb_316x_1d82f475eac5e77826955186bef99316In questa puntata si parla di talenti nascosti, o meglio, ritrovati. Vi raccontiamo la storia di una delle più enigmatiche street photographer del ‘900. Accompagnamento musicale: Cristina Donà.

Talvolta la realtà è molto più complessa e soprendente della fiction. E’ questo il caso della scoperta di un’artista veramente fuori della norma , divenuta, grazie al ritrovamento di un baule pieno di negativi e alla meticolosa raccolta di tutti i suoi oggetti da parte del suo appassionato scopritore, una delle più importanti esponenti della street photography del ‘900. Ebbene sì, purtroppo postuma, perchè la ricerca dell’autrice di più di 150 mila scatti, la maggior parte dei quali mai sviluppati, è iniziata poco dopo la sua morte, in solitudine ed indigenza.
Vi raccontiamo volentieri questa storia perchè, oltre allo strano scherzo del destino che ha giocato ai suoi protagonisti, il profilo di Vivian Maier che emerge dalle persone che l’hanno conosciuta è quello di una donna strana e misteriosa, indipendente e acuta osservatrice dell’animo umano, che per il resto della vita lavora come bambinaia senza troppe ambizioni e senza, pare, alcuna pretesa di far conoscere agli altri il proprio mostruoso talento. La sua vita, come i motivi di questa scelta, restano un mistero, nonostante sia iniziata una ricerca compulsiva di particolari e indizi relativi alla sua esistenza.

A noi piace pensare che godesse semplicemente della propria passione senza il bisogno di condividerla con altri, alla ricerca di alcuna approvazione. E questo, all’epoca dei social media, ci dà una grandissima lezione. Ma è anche possibile che non fosse completamente consapevole di quanto fosse impressionante il proprio lavoro o che, da donna pragmatica, preferisse risparmiare il tempo per cercare di vendere la propria arte, dedicandolo a fare altre foto. Se così fosse, la storia di Vivian Mayer ci apre ben altri inquietanti interrogativi: quanti altri bauli, cassetti o armadi esistono o sono andati persi, pieni dei talenti e delle passioni di donne che, per un motivo o per l’altro, hanno pensato di lasciar perdere e tenere per sé? Cosa ci siamo persi e non lo sappiamo?

A seguire nella cronaca di genere abbiamo parlato di sfruttamento del lavoro in Sicilia, donne e politica, appuntamenti della settimana.

Per visionare le opere della fotografa presentata questa sera, vi consigliamo il sito ufficiale:
http://www.vivianmaier.com

La puntata è qui, buon ascolto!

Posted on 20 aprile 2015 at 1:59 pm in quinta stagione   |  RSS feed |   Rispondi   |   Trackback URL


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :