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Vivicitto pure io.

Creato il 18 aprile 2012 da Fathersnake

Di ritorno nelle prime ore della mattinata (o nelle ultime della nottata prima, fate voi) da un concerto ad Asti la levataccia per partecipare all'edizione torinese di VIVICITTA' questa volta è meno levataccia del solito, poiché la partenza sarà data alle 10.30, dandomi almeno il tempo di realizzare chi sia e cosa stia facendo lì dove sono.
Mi accompagna Lia.
Indosso una leggera tela cerata di un giallo canarino al limite della fosforescenza che mi fa distinguere a colpo sicuro tra i 757 partenti, insieme con un cappellino bianco dalla consistenza di un uovo alla coque.
Piove leggermente, come nell’edizione di due anni fa.
Al tavolo delle iscrizioni scopro con meraviglia, nell’ordine, che:
1) la tessera UISP scade ogni anno
2) la mia tessera UISP è scaduta
Prontamente estraggo la tessera fidal Happy Runner, sentendomi come un truffatore che estragga dal portafogli una serie di carte di credito rubate, fino a che non trova quella da cui poter spillare soldi.
Non mi è accettata perché manca una fantomatica “striscia” su di essa.
Mi è suggerito allora di iscrivermi alla non agonistica di 3 km, proseguendo per tutti i dodici dell’agonistica, con il risultato che non comparirò in classifica; differenza di scarso rilievo con i tempi che in questo periodo sto realizzando.
Parto rilassato (perché, in effetti, sono rilassato) e i primi km passano tranquilli tra una pozzanghera e l’altra. Corro bene fluido, e senza troppo penare. Al primo passaggio sotto il gonfiabile, dopo un primo giro corto, scorgo Lia tra la folla e la raggiungo per scoccarle un bacio, rischiando la testata.
Verso metà gara decido di gettare finalmente un’occhiata al garmin e con disappunto scopro di aver tenuto fin lì un passo medio di 4’34. Fosse una mezza, potrebbe anche andare, ma per una gara di 12 km è un po’ poco. Pizzico di delusione, ma faccio buon viso a cattivo gioco proponendomi di limare qualcosa nel finale, cosa che però non mi riuscirà.
Più o meno lo stesso tempo medio dello scorso anno (considerato in un post come una vera e propria debacle podistica) ma con sensazioni diverse: in quell’occasione ero arrivato stremato e al limite,complice anche il caldo, mentre quest’anno ho realizzato un progressivo quasi perfetto, con una certa dose di energia ancora a disposizione. Da quella gara ne ero uscito pessimista, da questa ottimista.
Termino intorno alla 340esima posizione.

Vivicitto pure io.

Lungo su WII in previsione della mezza di Topolinia.

In questi ultimi giorni sembra che le gambe, ma forse soprattutto la testa, si stiano risvegliando dal torpore. Vedremo che ne uscirà.
Un saluto.

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