Vivienne Westwood SS16 – Milano Moda Uomo
Due giorni fa ha avuto luogo una manifestazione di massima inciviltà, contro la cosiddetta ideologia gender. Definizione impropria, in realtà, dal momento che di ideologia (gender) non c’è neppur l’ombra (ma un’altra ideologia sì, quella c’è e permea la realtà di questo Paese plasmandolo nella teocrazia dei benpensanti dato che la secolarizzazione si è fermata al di là delle Alpi). Inoltre, gender di per sé null’altro vuol dire all’infuori di «genere», quindi di primo acchito non si capisce bene contro quali fantasmi alcuni figuri stiano combattendo. In realtà il nemico incriminato sarebbe da identificarsi semplicemente con gli studi di genere, vale a dire tutto quel filone di studi sociologici e antropologici (ma non solo) che analizzano e interpretano all’interno della cultura di riferimento l’identità e il ruolo di genere.
In poche parole, costoro manifestano contro l’invito e l’auspicio a esplorare la propria identità e a non sentirsi relegato all’interno del proprio ruolo di genere. Il che può andare, all’interno della nostra società, dalla libertà per le bambine di giocare «con i Lego da maschio nelle scatole azzurre» o per gli uomini di utilizzare il make up decorativo al di là dei contesti artistici. Davvero eventualità che minano l’ordine naturale delle cose, nevvero?
A fare da contraltare a queste espressioni illiberali e anti-umaniste, quasi come se fosse una risposta sensata al più totale non-sense, la civiltà si è espressa contro l’inciviltà dalle tanto vituperate passerelle di Milano Moda Uomo. Vivienne Westwood SS16 abbraccia il superamento di ogni confine di ruolo di genere, proponendo una collezione basata sul concetto di no gender, cosa che del resto ha reso iconico il brand. Non ci sono capi da donna o da uomo, tutto viene usato da tutti senza limiti né confini alla libertà o all’espressione individuale.
L’uomo immaginato da Vivienne Westwood SS16 è un guerriero che combatte per quello in cui crede e per ciò a cui tiene, come sempre il tema ambientale è centrale (www.climaterevolution.co.uk): non rinuncia ai propri sogni e lotta per fare in modo che si avverino. Per rendere al meglio questa idea, il beauty look creato dal Global Senior Artist Michele Magnani per MAC Cosmetics, prevede l’utilizzo della matita nera Feline per delle ‘sporcature’ all’interno dell’occhio. La durezza del guerriero è stata poi mitigata dall’Eye Gloss che, grazie ai piccoli bagliori che riflettono la luce e all’effetto bagnato, rende lo sguardo più dolce e quasi languido, perché questo è un uomo che non ha paura di esprimere i propri sentimenti, fossero anche le lacrime. La base è stata mantenuta estremamente naturale, grazie alla Prep + Prime BB Beauty Balm. L’Hair styling, curato da Mark Hampton per Tony & Guy, prevede dei capelli wild, all’indietro, come se fossero mossi e scompigliati da una folata di vento contrario.
In direzione ostinata e contraria, come avrebbe detto qualcuno, perché
Politicians are criminals
Vi lascio a tutte le immagini del backstage e della sfilata!
#freethenipple ft. R. J. Mitte