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Vivo, morto o next - Provato - PS4

Creato il 19 settembre 2014 da Intrattenimento

Dead or Alive 5: Last Round era presente sullo showfloor del TGS 2014 con la versione PlayStation 4

Non c'è dubbio che i team di sviluppo giapponesi abbiano il vizio di "affezionarsi" a un determinato prodotto e sfornarne nel tempo tante versioni differenti, man mano più ricche. Capcom ha inaugurato questa moda con Street Fighter II, negli anni '90, e Tecmo Koei sembra non voler essere da meno, visto che Dead or Alive 5: Last Round, in uscita in primavera, è la quarta edizione dell'ottimo picchiaduro a incontri pubblicato per la prima volta nel 2012. Al di là dell'aggiunta di personaggi, scenari ed eventuali modalità extra, in questo caso l'operazione ha però una certa rilevanza, visto che segna il debutto per la serie sulle piattaforme next-gen, PlayStation 4 e Xbox One. Sullo showfloor del Tokyo Game Show era presente una demo giocabile proprio per la nuova console Sony e abbiamo potuto provarla. Ecco com'è andata...

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Aggiunte per l'occasione

Due le modalità disponibili nella versione di prova del TGS 2014: il tradizionale versus e l'arcade, quest'ultima praticamente completa, visto che non siamo riusciti a portarla a termine solo a causa del tradizionale "timer" con cui i responsabili degli stand regolano la permanenza di ogni visitatore.

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Trentadue i personaggi presenti, dunque tutti quelli già visti in Dead or Alive 5 Ultimate, che rispetto all'edizione originale vantava l'aggiunta di Leon ed Ein da Dead or Alive 4, Jacky da Virtua Fighter e Momiji e Rachel da Ninja Gaiden. In Dead or Alive 5: Last Round sono inoltre disponibili fin da subito i personaggi di Marie Rose, Phase 4 e Nyotengu, che nella versione Ultimate bisognava acquistare sotto forma di DLC. Si tratta di guerrieri molto diversi fra di loro: Marie Rose è una ragazzina all'apparenza gracile e innocua, ma che dispone di un repertorio di mosse particolarmente efficace, basato sulla rapidità dei movimenti; Phase 4 è un boss tradizionale della serie, un clone di Kasumi creato per sintetizzare le capacità dei migliori lottatori del mondo; Nyotengu, infine, è la variante femminile dei leggendari Tengu, le creature metà uomo e metà corvo appartenenti al folklore giapponese. Si tratta di innesti che hanno il merito di vivacizzare ulteriormente un roster già di per sé corposo e sfaccettato, con l'obiettivo di offrire dunque la maggiore varietà possibile in termini di personaggi e stili di lotta proprio in concomitanza con il debutto sulle piattaforme next-gen.
Dead or Alive 5: Last Round - Il primo trailer
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Dead or Alive 5: Last Round - Il primo trailer

Look and feel

Basta qualche combo con Dead or Alive 5: Last Round e ci si sente subito a casa: la resa degli impatti è ottima, le combinazioni appaiono devastanti e le due opzioni disponibili (casual o professional) garantiscono l'accessibilità necessaria perché il gioco possa essere fruito tranquillamente da utenti esperti di picchiaduro a incontri o novizi.

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Giudicare eventuali operazioni di bilanciamento da una demo di pochi minuti sarebbe francamente impossibile, mentre è perfettamente sensato fare un discorso di realizzazione tecnica, tanto più che la versione che abbiamo provato girava su PlayStation 4 e vantava dunque una grafica migliorata rispetto a quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360, con una risoluzione a 1080p che si faceva abbastanza sentire e un frame rate ancorato saldamente ai sessanta fotogrammi al secondo, basilari per il timing. La prova non ha evidenziato differenze particolari nel design degli scenari, che come saprete vantano zone interattivi, che possono essere distrutte perché i lottatori finiscano in una parte "nascosta" dell'ambientazione. A proposito di scenari, in Last Round ce ne dovrebbero essere due quasi inediti, "Danger Zone" e "Crimson", tratti rispettivamente dal primo e dal secondo episodio della serie, mentre per quanto riguarda i costumi ci sarà un'abbondanza di mise alternative, anche qui pescate dai numerosi DLC rilasciati finora. Insomma, se il vostro sogno è sempre stato quello di combattere controllando Akira di Virtua Fighter con indosso un vestito da Babbo Natale, in Dead or Alive: Last Round potrete farlo. In conclusione, il gioco ci è sembrato solido e divertente anche su PlayStation 4, più bello da vedere seppure senza migliorie eclatanti. La sua pubblicazione si pone in pratica come un atto dovuto rispetto alle piattaforme next-gen, un primo passo verso un futuro che vedrà il franchise di Tecmo Koei svolgere ancora un ruolo centrale nel filone dei picchiaduro a incontri.


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