Vladimir Luxuria è rientrata da Sochi, dove si trovata in occasione dei Giochi Olimpici invernali. Dopo il primo arresto con l'accusa di propaganda omosessuale, di cui avevamo parlato nei giorni scorsi, la ex parlamentare italiana era stata nuovamente catturata e sbattuta gentilmente fuori dai confini assieme a due inviati delle Iene, con i quali doveva realizzare un servizio di protesta da mandare in onda la prossima settimana su Italia 1.
Luxuria è stata ospite di Verissimo, dove, intervistata da Silvia Toffanin, ha raccontato le motivazioni che l'hanno spinta a rischiare così tanto, andando a protestare nella tana del leone per far valere i diritti dei "fratelli gay, lesbiche e trans" come li ha definiti (a giugno 2013, in Russia, è stata approvata una legge che reprime la propaganda omosessuale).
Ovviamente le motivazioni "sociali" per Silvia Toffanin sembravano abbastanza secondarie. L'attenzione morbosa era tutta per il momento della cattura e della reclusione. Ecco il racconto:
La seconda volta che mi hanno fermata ho avuto veramente paura che mi picchiassero e mi mettessero in carcere.
Con il mio regolare passho superato il tornello per andare a vedere la partita di hockey. Poi ho iniziato ad urlare ‘essere gay è ok’ e sono stata circondata da dieci persone, chi in divisa chi no, che mi hanno fermata e strattonata. A causa dei tacchi che portavo sono caduta e loro, per fare veloce, mi hanno rialzata dalle spalle, una spalla mi fa ancora male. A quel punto mi hanno caricata, con Pio e Amedeo delle Iene in auto. Mi hanno tolto il pass e dopo un po’ hanno fermato l’auto e ci hanno buttato giù, in piena campagna. Ho avuto veramente paura.Me la sono fatta sotto. Infatti quando la macchina è ripartita e ci hanno lasciato lì, ho tirato un sospiro di sollievo. Mi tremavano le ginocchia, ho anche pianto. Alla fine siamo riusciti a spiegare all’Unità di Crisi dove eravamo e sono venuti a prenderci. Ci hanno scortato fino al posto di polizia e lì i poliziotti mi hanno impedito di rilasciare interviste
A quanto pare Vladimir Luxuria dovrà continuare la sua battaglia da qui, in qualità di "persona non gradita" in Russia.