In svedese l'indennita per stare a casa con i bambini per curarli, VAB, ha creato il neologismo "att vabba", cioè il verbo che indica che si è a casa a curare un bimbo. Noi italiani che abitiamo qui abbiamo adottato e trasformato il neologismo nella forma italiana "vabbare", quindi è normale per un italiano che abita in Svezia declinare il verbo come se fosse un verbo italiano. Io oggi ho vabbato e un collega mi ha detto che lui domani vabberà.
In svedese lavorare si dice "arbeta" o anche "jobba" (pron. iobba).
Unendo "vabba" e "jobba", nel linguaggio comune è stata creato il verbo "vobba", per indicare il cercare di lavorare quando si è a casa a curare un bambino.
Io oggi ho un po' vabbato e un po' vobbato, cioè, dopo aver giocato con Sofia e letto con lei un libro, mentre lei si sparava tre-quattro episodi in fila di "Sofia la prima" io ho risposto a un po' di e-mail. Poi è seguito questo dialogo.
Io: "Sofia, come va? La gola?"
Sofia: "Bene. Tutto bene".
Io: "Ah, perché sai, altrimenti quando uno ha la gola infiammata si può lenire il fastidio con del gelato".
Sofia, forzando dei colpi di tosse: "Sai" *tosse* "a pensarci bene" *tosse* *tosse* "la gola" *tosse* "mi fa ancora un po' male" *tosse*