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Voci autorevoli sul problema del trenino Laziali – Centocelle a via Giolitti

Creato il 12 dicembre 2015 da Esquilino

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L’Associazione degli abitanti di Via Giolitti – Esquilino è stata spesso criticata per la sua posizione sul problema del treno (perché di treno si tratta) Laziali Centocelle che in un secolo di storia ha prodotto  (e produce ancora) in via Giolitti dei danni incalcolabili a persone, monumenti e palazzi.  La scorsa estate siamo stati presi di mira da diversi blog che vanno per la maggiore e da diversi utenti di social network che ci hanno additato come “quelli che vorrebbero tornare indietro di sessant’anni” per voler togliere una strada ferrata a favore del trasporto su gomma e del traffico privato. Niente di più falso, la nostra posizione è arcinota : da sempre vorremmo portare avanti una proposta che riveda non solo la viabilità di tutto il rione ma l’intero assetto urbanistico specie di zone come Porta Maggiore e via Giolitti assenti da decenni da qualsiasi progetto di riqualificazione. Ma le cose stanno finalmente cambiando e persone molto più autorevoli e influenti di noi hanno capito che le nostre richieste non sono affatto campate in aria ma anzi degne di maggior considerazione. A novembre l’arch. Prosperetti nuovo sovraintendente ai beni culturali di Roma Capitale ha esposto insieme ai progetti per il completamento del restauro del cd. Tempio di Minerva Medica e la sua riapertura al pubblico la ferma intenzione di risolvere una volta per tutte il problema del trenino incompatibile non solo con la statica della costruzione ma anche con un probabile afflusso di turisti  in vista della creazione di un itinerario Costantiniano che parta proprio da  questo monumento. Ma non basta, ad aprile di quest’anno una vecchia conoscenza del Comune di Roma, l’ex assessore alla mobilità sen. Walter Tocci, in un lungo articolo sul suo blog sui problemi della mobilità pubblica di Roma, con speciale riferimento alla cura del ferro e alle linee tramviarie che avrebbero dovuto crearsi e invece sono rimaste lettera morta, ha parlato del problema del trenino prendendo la nostra identica posizione : sostituzione della linea ferroviaria con un tram e innesto dalla stazione della metro C al Pigneto con la preesistente linea tramviaria che transita su via Prenestina liberando così non solo via Giolitti ma anche Porta Maggiore dal passaggio anacronistico di questo obsoleto mezzo di trasporto. Ecco le sue parole tratte integralmente da quell’articolo :

Nello stesso bacino, si presenta una formidabile occasione in seguito alla realizzazione della linea C, la quale sostituisce il tratto esterno della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi e lascia come residuo il tratto interno da Centocelle alla stazione Termini, che può essere trasformato in moderno tram. L’attuale impianto va completamente smantellato: si tratta di una tecnologia obsoleta, a scartamento ridotto e incompatibile con tutte le altre linee, con un inserimento urbano indecente, delimitato da assurde trincee sulla via Casilina. Al suo posto si deve realizzare un tram di standard europeo, restituendo alla via consolare la funzione e l’immagine di una bella strada urbana.

All’altezza del Pigneto, dove incontra la linea C e l’anello ferroviario, il nuovo tram abbandonerebbe la sede attuale per dirigersi verso la tranvia della Prenestina proseguendo poi per Termini. In tal modo si aumenterebbe l’offerta di trasporto nel tratto più denso del quartiere Esquilino e allo stesso tempo si potrebbero eliminare i binari su via Giolitti, salvando quella via dal degrado e valorizzando i suoi luoghi importanti, dal teatro Ambra Jovinelli, alla chiesa berniniana di Santa Bibiana al cosiddetto tempio di Minerva Medica, entrambi esempi notevoli di architettura seicentesca e tardoantica, oggi isolate e ridotte a spartitraffico. Così si eviterebbe anche l’attraversamento dell’area archeologica di Porta Maggiore, che potrebbe essere sistemata come “parco della Porta”, secondo il progetto Insolera. Con la nuova tranvia, il parco di Centocelle diventerebbe la grande isola verde e archeologica della periferia orientale, pienamente accessibile dal resto della città.

Per chi volesse leggere l’intero, interessantissimo articolo sull’analisi dei problemi e i progetti che dovrebbero essere intrapresi per riportare Roma a un livello di decenza per quanto riguarda il trasporto pubblico ecco il link http://waltertocci.blogspot.it/2015/04/ancora-la-cura-del-ferro.html

Speriamo che anche molte persone pervicacemente contrarie alla dismissione di questa ferrovia comincino a pensare in maniera più obiettiva e meno schierata riguardo a questo problema che ora è diventato anche economico vista la spesa enorme che deve essere affrontata dalle amministrazioni pubbliche (Regione e Comune)  per assicurare un tragitto così breve a un ristretto numero di utenti e non vedere più notifiche sui social network che come la seguente che appaiono praticamente tutti i giorni :

#info #atac – Ferrovia Termini- Centoccele causa inconveniente tecnico Termini-Centocelle momentaneamente interrotta #roma

— infoatac (@InfoAtac) 8 Dicembre 2015

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