Magazine Famiglia
Ora si pranza e si cena sul balcone di casa. Sono contento di aver scelto di rimanere in questa casa, dove il giardino è il suo piccolo parchetto personale, dove il balcone è la sua isola piena di giochi e dove può muoversi senza pensieri e senza particolari patemi d'animo. Alberi, fiori, profumi dall'orto, brezza delle sette di sera... sono i dettagli che apprezzo pensandoci. Lui invece li apprezza vivendoli.
Da qualche giorno gli abbiamo gonfiato una piccola piscinetta che ha portato qualche mese fa la zia come regalo. Riempita d'acqua riscaldata al sole, qualche secchio in aggiunta di altra acqua bollente da lavandino e il gioco è fatto. Qualche paperella, secchiello, paletta, rastrello... e tutto il resto attorno per lui non esiste più. Lo vedi concentrato nel suo universo. Movimenti e azioni ripetitive che non ti stancano mai gli occhi, perché lo spettatore non può annoiarsi davanti a tanta perfezione e semplicità, davanti a tanta sorprendente e mutevole naturalezza.
Così io o mia moglie o mia madre, prendiamo la sedia per curarlo, ma in realtà ci giochiamo a turno il piacere di osservarlo e di fotografarlo in continuazione, come fosse uno spettacolo della natura, un arcobaleno dopo il temporale, un alba o un tramonto di luoghi esotici.
Il problema più grande, l'attimo più straziante, è quando diaciamo a N.: "E' ora di uscire dall'acqua!" Beh in quel momento cade il mondo. Casca la terra... e tutti giù per terra! ^_^' ahahahah Non ne vuole sapere! E' una lotta che può anche andare avanti per dieci o più minuti, con lui che piange, che si dispera...perché viene sottratto ad un gioco così amato ed atteso. A noi ci si stringe il cuore... ma qualcuno questo sporco lavoro lo dovrà pur fare, giusto? E quindi a turno viviamo questa cosa con rammarico, consapevoli che ora che ha quasi due anni (li compirà domani!) ci riserverà questo comportamento in molte occasioni. Anche perché prima era piccolino e lo spostavi dove e quando volevi, ma ora che è cresciuto è più consapevole dei tempi, dei luoghi e delle cose che fa. Spero solo che la cosa duri non molto... ma vorrà dire che sarà volato altro tempo e nel profondo ci si adegua e ci si gode i minuti precedenti che valgono da soli mille e mille sfuriate brevi.
La nonna L. gli ha comprato i birilli per giocare a bowling, la cariola, il rastrello,... e frenarla è molto difficile. Fosse per lei gli comprerebbe ogni giorno qualcosa. I nonni viziano i nipotini, questo è un dato di fatto. Se poi sono figli unici...ancora più vizi concentrati su un singolo bimbo. Ma quando lo vedi sorridere si passa sopra a tante cose.... Ma nonna è brava. Sa quando fermarsi...anche se lo vedi che vorrebbe dare al suo nipotino il mondo intero se potesse! :)
Nel frattempo le video chiamate su face time dell'iphone col nonno R. che si trova in oriente continuano. N. oramai ha individuato il telefonino come "nonno R." Ogni volta che tiriamo fuori lo smart phone a N. si illuminano gli occhi e pensa che c'é nonno dall'altra parte. Devo dire che la tecnologia ha abbattuto muri invalicabili ed proprio grazie a questo che possiamo rendere presente con una certa costanza anche un nonno che si trova aimè dall'altra parte del mondo per questioni di lavoro e per garantire indirettamente o direttamente un futuro migliore proprio per tutti noi e in particolar modo per il suo nipotino.
Domani sarà il compleanno di N. Compirà 2 anni... Sono volati. Sembra ieri che iniziavo a scrivere su questo blog....e rendersi conto di quanti progressi, di quanti cambiamenti N. ha fatto in tutto questo tempo crea dentro una sorta di vortice che ti da sollievo e che allo stesso tempo ti rivolta lo stomaco, per ragioni legati a nostalgie o paure recondite. Ora N. articola le frasi, compie azioni da ometto, ha esigenze del tutto differenti. Ci aspetta un'estate intensa e spero meravigliosa.
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