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Creato il 21 gennaio 2013 da Italianiaparigi
La Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia

La Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia

Le elezioni del Parlamento italiano, indette per il 24 e il 25 febbraio, si avvicinano a passi da gigante e tra poco gli italiani saranno chiamati alle urne per scegliere la nuova compagine politica che avrà l’oneroso compito di risollevare la drammatica situazione di un’Italia impelagata in una grave crisi economica, sociale e culturale.
Prima delle vacanze natalizie avevo redatto un post in cui manifestavo una certa simpatia verso la ventata di rinnovamento proposta dal movimento 5 stelle di Grillo che propone valori semplici ma essenziali per una democrazia che possa essere considerata tale.
Da quel post pre-natalizio le pedine della scacchiera politica sono cambiate e mi sento di simpatizzare maggiormente per il partito della Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, magistrato antimafia che ha partecipato ai processi più controversi degli ultimi anni al fine di svelare la verità sui viscidi e inestricabili rapporti tra criminalità organizzata, politica ed economia (tra cui la trattativa Stato-mafia sviluppatasi negli anni ’90).
Tornato dal Guatemala, dove era stato inviato dall’ONU per dirigere l’unità investigativa specializzata nella lotta al narcotraffico, Ingroia si è assunto la responsabilità di rappresentare una valida alternativa alle attuali forze politiche.
Rivoluzione Civile raggruppa simbioticamente rappresentanti della società civile ed esponenti della politica pulita per gettare le fondamenta di un Paese rinnovato e libero dalla piovra del berlusconismo e dalle becere logiche economiche di Monti.
Scelte di governo scellerate hanno depredato un’intera generazione del proprio futuro, biechi personaggi di scarsa caratura umana e politica hanno ridotto in brandelli i diritti dei lavoratori, pseudotecnici e professori bocconiani hanno palleggiato distrattamente con la dignità delle classi lavoratrici prima di calpestarla con disprezzo.
Il partito di Ingroia si propone di ridare il giusto valore all’articolo 1 della nostra Costituzione e di rimettere in primo piano il diritto al lavoro, tassello essenziale e fondamentale della nostra società e della dignità umana.
Personalmente considero Rivoluzione Civile una valida alternativa all’impresentabile casta politica che ha portato l’Italia sull’orlo del tracollo e all’indistinta amalgama di pseudo-politicanti che, come avide iene, accerchiano il corpo agonizzante del Belpaese.
Lo tsunamico partito di Grillo continua a farmi molta simpatia ma penso che Rivoluzione Civile presenti una maggiore lucidità programmatica, facce pulite e idee chiare sul futuro del Paese.
Ecco perché tenevo a manifestare tutto il mio appoggio a Antonio Ingroia e alla sua avventura politica.
Mi auguro che Rivoluzione Civile ottenga un alto numero di consensi e che riesca a contrapporsi efficacemente a quei dinosauri politici interessati più alla salvaguardia della  propria poltrona e a squallidi giochi di potere che al bene dell’Italia.

Gli italiani a Parigi (e più in generale all’estero) per esercitare il proprio diritto di voto devono essere regolarmente iscritti all’AIRE (Albo italiani residenti all’estero).
Il voto avviene per corrispondenza esprimendo la propria preferenza per le liste dei candidati presentate nella rispettiva ripartizione della Circoscrizione Estero.
L’elettore esprime il proprio voto tracciando  un segno sul contrassegno corrispondente alla lista da lui prescelta; chi vota puo’ inoltre esprimere la sua preferenza scrivendo il cognome del candidato nell’apposita riga posta accanto al contrassegno votato.
Convinto del mio sostegno a Rivoluzione Civile, ho anche trovato un valido candidato da supportare per la circoscrizione estera.
Si tratta di Caterina Avanza, co-fondatrice di Ethicando, che ho incontrato casualmente la settimana scorsa.
Vagando senza metà lungo il canal Saint Martin, mi sono imbattuto sull’insegna della boutique Ethicando e ho deciso di fermarmi per bere un caffè.
Avevo già sentito parlare di Ethicando, un’impresa sociale che si batte per la legalità e vende i prodotti delle cooperative sociali italiane, e la pausa caffé improvvisata si rivela un’ ottima occasione per conoscere Caterina che, con entusiasmo e idee chiare, mi parla della sua candidatura e della sua voglia di cambiamento.
Votare in questo periodo di crisi economica (e soprattutto politica) non è facile e scegliere un partito e un volto che siano capaci di invertire la rotta e riportare il cammino del Paese lungo la giusta direzione non è un’impresa semplice.
Dopo lunghi anni di malgoverno e di bistrattamento del mondo del lavoro, risulta inevitabile fare tabula rasa e rimpiazzare i volti fossilizzati dell’attuale classe politica con nuove facce determinate a risollevare le sorti del Paese.
Ecco perchè esprimo la mia stima e la mia adesione alla candidatura di Caterina Avanza che potete conoscere leggendo una sua intervista che riporto di seguito o, come ho fatto io, recandovi direttamente da Ethicando per scambiare due opinioni con lei.

Intervista

Sei alla prima esperienza politica, ti senti pronta ?
Che io sia giovane é un dato di fatto. Pero devo dire che sono cresciuta a pane e politica. Da bambina non avevamo la televisione e i miei mi costringevano a stare a tavola dove si parlava sempre di politica. Forse é per questo che ho scelto di laurearmi in scienze politiche! E poi ho fatto tante esperienze diverse, in tanti paesi diversi, ho lavorato nel Microcredito, nella comunicazione politica, sono mamma. Si mi sento pronta, e penso che sia venuto il momento di una politica fatta anche da giovani, da donne e da gente pulita, sincera e che vive e pensa ai problemi concreti delle gente al posto che concentrarsi solo sul gioco delle poltrone dal quale i partiti sembrano assorbiti.

Politica e antipolitica ? Quale differenza ?
Sono d’accordo con Antonio Ingroia quando dice che fare politica é un atto nobile e che non bisogna nascondersi o peggio vergognarsi. Preoccuparsi dei problemi della polis e mettersi a disposizione per risolverli ognuno con le proprie capacità e sensibilità é un atto fondamentale nella vita di ognuno di noi. L’antipolitica é pericolosa e nemica della democrazia. Non andare a votare significa non partecipare al dibattito per il bene comune perché la politica, quella vera, é gestione collettiva del bene comune.
Vista e considerata la decadenza morale della politica italiana, quando dico alla gente che ho deciso di candidarmi osservo molto spesso uno sguardo sospettoso, perché ormai tutti fanno l’equazione politica uguale magna magna, uguale privilegi, ma per fortuna c’é anche gente, ed é il mio caso, che fa politica per cercare di dare il suo contributo, per cambiare le cose, come servitore dello Stato.
Quindi ai giovani disgustati dalla politica ho voglia di gridare, forza fatevi avanti, proponete delle soluzioni e andate a votare, interessatevi ai candidati, soprattutto in Europa dove si ha la possibilità di scegliere il candidato.

La lista Rivoluzione Civile potrebbe portare a una sconfitta del
centro-sinistra ?

Ad una sconfitta no. Ma il suo ingresso in Parlamento é fondamentale e davvero auspicabile per avere una forza che sia davvero contro il montismo e contro il Fiscal Compact che sta facendo dei danni gravi all’economia sulla schiena della gente. Ma vi sembra normale che in un solo anno con tutti i sacrifici che il governo Monti ha chiesto agli italiani il rapporto deficit pil sia salito di 6 punti superando il 126%? Quindi si fanno tagli dolorosi, si tagliano i servizi, la sanità, si aumentano le tasse in nome della riduzione del debito per rispettare il patto fatto con Bruxelles e invece il debito continua a salire a causa degli interessi. Rivoluzione Civile vuole e si batterà alleata ad altre forze politiche Europee per una rinegoziazione di questi accordi che stanno portando tutta l’Europa in una recessione tremenda. L’accordo fra Monti e Bersani é ormai certo e visti i risultati drammatici, direi che é assolutamente da scongiurare.
Inoltre é fondamentale che nel contesto politico italiano completamente degradato, in un clima di rabbiosa antipolitica, esista una forza politica che metta come primo punto del suo programma l’anticorruzione e una vera lotta alle mafie. La legge anticorruzione fatta dal governo Monti é ridicola in un paese dove la corruzione costa agli italiani 60 miliardi di euro all’anno. Solo con leggi severissime che impediscono il voto di scambio, che penalizzano il falso in bilancio, si riuscirebbe a sconfiggere questo cancro e con i soldi recuperati si potrebbero abbassare le tasse o eliminare l’IMU sulla prima casa. Se mi permettete, questo é il vero VOTO UTILE!

Qual’e` il messaggio che ti distingue dagli altri ?
Ribadisco che la mia candidatura non é il frutto di logiche di potere delle segreterie dei partiti. Sono l’unica esponente della società civile presente sulla lista Rivoluzione Civile in Europa. Non ho tessere di partito. Appartengo al movimento antimafia, da anni mi batto nel sociale, sono co-fondatrice di Ethicando, un’impresa sociale che si batte per la legalità e vende i prodotti delle cooperative sociali italiane. La mia voglia di impegnarmi in politica attivamente nasce dalla volontà di portare le battaglie delle associazioni antimafia in Parlamento e dal voler portare un nuovo modo di fare politica, quello che si batte per il bene comune.
Trovo che i salari dei Parlamentari siano scandalosamente alti e che vadano ridotti drasticamente. Chi va in Parlamento ci deve andare come un dovere civico, come servitore dello Stato. Come tale deve ricevere un salario ma che potrebbe essere paritario a quello dei magistrati e non tre volte superiore.
Ma visto che una tale riforma non si farà in brevi termini, mi impegno a creare una fondazione Rivoluzione Civile Europa dove verserò’ la metà del mio salario per finanziare borse di studio per gli italiani all’estero e/o borse di alloggio per pagare le agenzie immobiliari quando si affitta casa.

A chi rivolgi il tuo messaggio ?
A tutti quelli che come me amano tantissimo l’Italia e che pensano che l’Italia meriti una classe politica che porti rispetto questo paese e non una classe politica che lo maltratti e lo derubi come é successo negli ultimi 20 anni.
Non sono una politica di professione, sono una portavoce di esperienze comuni: come tanti, sono stata studentessa, ho avuto difficoltà a trovare casa, a trovare un lavoro stabile, a trovare chi tenesse i miei figli per permettermi di lavorare e sono queste le preoccupazioni che vanno portate in Parlamento.



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