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Vogliamo davvero bambini creativi?

Da Madrecreativa
Sono sette anni che svolgo la professione di operatrice didattica (una professione non riconosciuta  e che tutti pensano di poter fare, "che ci vuole a fare u po' di art-attack?", "si io realizzo laboratori didattici...la mia esperienza? anni e anni con gli scout"...preferisco chiudere questa parentesi) e ho quindi assistito alla grandissima diffusione dei laboratori didattici. Non c'è museo, biblioteca, parco naturale che non realizzi laboratori. Creatività è la parola d'ordine...tutti i bambini devono essere creativi e allora il sabato si va in quella libreria perchè c'è la lettura animata, la domenica al fighissimo museo per quel laboratorio imperdibile (guai però a sporcarsi il vestitino da 200 euro!).
Vogliamo davvero bambini creativi?(immagine tratta da http://www.shutterstock.com/)Fin qui tutto benissimo peccato, però, che tutto si risolva sempre e soltanto nel produrre qualcosa da esibire. Già perchè la creatività va benissimo, ma guai se un bambino colora andando fuori dai contorni, o dipinge il viso di un angelo di rosso, subito i genitori ammoniscono :"ma cosa hai fatto? non si è mai visto un angelo con la faccia rossa!".
I genitori quelli stessi che iscrivono i bambini ai laboratori e poi restano delusi se nel confronto con i lavori degli altri bambini, quello del loro è il più bruttino. Già perchè l'importante è il risultato, tanto importante che ho visto genitori realizzare il laboratorio per i propri bambini e poi portarlo a casa per regalarlo alla nonna, o insegnanti svolgere l'attività per un bambino diversamente abile che ha voglia di andare fuori dalla classe a giocare.
Provate, però, a realizzare dei laboratori con gli adulti...sarà un vero flop...troppa ansia da prestazione, troppa paura del confronto (due creativi della pubblicità a cui ho chiesto d'individuare all'interno di un paesaggio cinese delle forme, dei personaggi, non sono stati in grado di vedere nulla, perchè avevano paura di sbagliare e dire cose errate!).
Allora tutti forse ci dovremmo un po' interrogare su quello che stiamo facendo nelle nostre case come sul web, se davvero la tanto proclamata creatività giovi ai nostri bambini o al nostro orgoglio di adulti. Troppo spesso sento ripetere prima di iniziare un laboratorio "mio figlio è un artista!", "lui è bravissimo a colorare" come se a me cambiasse qualcosa o avessi un occhio di riguardo per il "piccolo Matisse" di turno. Come prima cosa cerco di non avere genitori presenti quando svolgo i laboratori e poi mi sforzo quando realizzo un laboratorio di tenere sempre presente la frase di Munari “NON DIRMI COSA FARE, MA COME FARE “ essenziale secondo Munari per il conseguimento di una personalità originale ed autonoma.
Per questo m'interrogo spesso anche quando realizzo delle attività creative con il mio bambino, se lo faccio per lui o per me. Lo confesso anche io a volte ho voglia di correggerlo, ma poi freno la mia mano e lo osservo e basta.
Si perchè molti adulti dimenticano che alla fine di tutto per i bambini è importante il gioco, trascorrere due ore insieme ad altri bambini sporcandosi, cantando (si durante i miei laboratori si canta!), confrontandosi, tutto nel divertimento. Forse se ci ricordassimo che anche noi adulti siamo stati bambini (e odiavamo chi ci diceva cosa fare) lasceremmo i nostri più liberi d'inventare e anche se tornassero a casa con uno scarabocchio saremmo felici perchè l'ha fatto il nostro bambino non per cosa ha fatto.
Grazie Stima, questo post lo devo a te.

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