“Vogliamo il bilancio partecipativo nello Statuto Comunale di Sergnano!”

Creato il 09 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Cittadini che si sentono datori di lavoro di chi li rappresenta, che accusano e nello stesso tempo sentenziano, da pubblici ministeri e giudici nello stesso tempo, complotti incredibili e complicità spaventose, alleanze strampalate che come una piovra terrificante intrappolano il malcapitato elettore o non elettore: il bizzarro mondo dei poteri occulti che ha appassionato i lettori del romanzo "Il cimitero di Praga" è molto più delicato del super complottismo di questi tempi, in cui le più mostruose sentenze irrompono sui soliti siti con qualche clic e un po' di "mi piace". Il consigliere comunale di Sergnano Enrico Duranti si sta impegnando invece, con il Movimento 3.0, per una forma educata di partecipazione: i cittadini infatti, se la proposta verrà mai accettata, potranno rivolgersi a uno sportello comunale e presentare proposte e suggerimenti per il bilancio comunale. Chi lo farà, nel caso in cui diventi possibile, non potrà che informarsi e quindi rendersi conto delle difficoltà di redigere un bilancio ma anche delle effettive opportunità disponibili. Riconoscersi poi nelle scelte dell'amministrazione oppure criticarle conoscendole chiaramente sarà un ulteriore sviluppo: perché mai non condividere, conoscere e proporre, nei Comuni come nelle scuole e ovunque la vita pubblica abbia bisogno di tasse, finanziamento volontario o altra forma di partecipazione alla spesa... e quindi anche di conoscenza, informazione e perché no partecipazione alle decisioni. Le istituzioni così si rafforzano, non si indeboliscono. Così scrive Enrico Duranti

In queste settimane a Sergnano si sta revisionando lo Statuto Comunale. Ricordiamo le forti polemiche fatte dal Movimento 3.0 nei mesi di novembre e dicembre sulle incongruenze e gli errori nello stesso e nel resto dei regolamenti comunali.

Dopo una lunga battaglia era stata istituita una commissione per revisionare il tutto. Questa commissione si è già riunita due volte e finalmente si è entrati nel vivo della discussione.

Come Movimento 3.0 abbiamo elaborato un lungo documento per le modifiche e le integrazioni allo statuto che, a nostra detta, è l'elemento costitutivo e principe della comunità sergnanese, al fine di aumentare il potere popolare nella vita politica e amministrativa.

Quasi tutte le nostre proposte sono concentrate sul decentramento, la partecipazione popolare, l'informazione ai cittadina e la trasparenza.

Più di tutto ci interessa la questione del bilancio partecipativo. Come Movimento, pensiamo che tutti i cittadini abbiano diritto a dire la loro in merito alla formazione del bilancio preventivo comunale. I soldi sono dei cittadini e per questo devono essere gestiti nel miglior dei modi possibili. Purtroppo nelle campagne elettorali varie sono le proposte valide, ma poi nei fatti si dimostrano l'esatto contrario. Il bilancio non deve essere deciso solamente dagli amministratori e dai consiglieri; bisogna recepire tutte le proposte e creare una condivisione con la collettività. Questo per noi significa maggiore potere popolare.

Ma cosa è il bilancio partecipativo?

Il bilancio comunale è un atto fondamentale per le spese e gli investimenti della comunità e deve rispettare il principio di trasparenza e partecipazione. Tutti i cittadini hanno diritto di fare proposte per la formulazione di un bilancio condiviso.

Secondo noi, il primo elemento è la massima informazione. L'amministrazione deve presentare il bilancio preventivo e consuntivo al consiglio comunale e successivamente alla popolazione. Il cittadino deve avere la possibilità di far pervenire, tramite apposito sportello comunale, proposte e suggerimenti per la formulazione del bilancio.

Il consiglio comunale elegge una commissione consiliare apposita (commissione bilancio), regolata da apposito regolamento. Questa dovrebbe servire ad analizzare tutte le proposte e tutti i suggerimenti dei cittadini, dei gruppi consiliari o dei singoli consiglieri.

Successivamente il consiglio comunale dovrebbe discutere e votare il bilancio preventivo rispetto alle conclusioni del rapporto della commissione consiliare.

In questo modo tutti i cittadini possono dire la loro sui capitoli di spesa, sia in entrata che in uscita obbligando l'amministrazione ad un controllo ferreo da parte della cittadinanza.

Anche rispetto alle opere pubbliche il bilancio partecipativo aprirà la possibilità di un miglior controllo dal basso evitando "abusi" e opere inutili e costose, come siamo stati abituati a vedere negli ultimi anni.

Con questa proposta si apre una nuova possibilità di riscatto popolare.

Una comunità non può vivere senza il controllo diretto da parte dei suoi cittadini.

Prendiamola con filosofia: "Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo." (Aristotele)

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