Oggi a Santo Stefano di Quisquina, alle ore 16.30, è in programma una riunione dei Sindaci e Amministratori Comunali delle città della provincia di Agrigento che non hanno consegnato le reti idriche e fognarie alla società Girgenti Acque.
La Regione siciliana li ha diffidati ma loro non ci stanno e puntano all’approvazione di un documento unico per chiedere al governo regionale una nuova legge che faccia chiarezza sulla ripubblicizzazione dell’acqua.
Anche nella giornata di domani (martedì 17 febbraio 2015) è in programma, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni (Palermo), una assemblea di Amministratori e rappresentanti dei forum per l’acqua pubblica.
Nessuno ha intenzione di rispettare l’ordine arrivato dalla Regione.
Nella giornata di domani saranno presenti anche i promotori della proposta di legge di iniziativa Popolare e Consiliare i quali promuoveranno una mobilitazione di tutti gli Enti Locali siciliani e di tutti i movimenti per l’Acqua Bene Comune.
“L’impressione -scrivono i promotori in una nota- è che il Governo Crocetta attenda di essere Commissariato dal Governo Renzi, secondo la previsione del decreto “sblocca Italia”, come convertito in legge, ignorando ancora una volta che tale prospettiva sarebbe del tutto illegittima in base allo Statuto autonomo della Regione Siciliana, che ha rango Costituzionale ed assegna competenze esclusive in “materia di Acque Pubbliche” alla Regione, in quanto materia non concorrente con lo Stato. Abdicare su questo tema da parte del Governo regionale sarebbe quindi una cessione di sovranità inaccettabile che conclamerebbe il fallimento della politica in Sicilia.”