Anche quest'anno la LAV (Lega Anti Vivisezione) ha deciso di mobilitarsi su tutto il territorio nazionale per la consueta campagna pre-natalizia: l'argomento di quest'anno sarà il vergognoso sfruttamento degli animali nei circhi.
Dall'incontro interregionale dei soci LAV, tenutosi a Milano il 7 novembre scorso, sono emersi dati allarmanti: sono ancora numerosi gli animali esotici detenuti nei circhi italiani (si parla di circa 2.000 esemplari, ma la stima è approssimativa, giacché le famiglie circensi sono restie a comunicare dati attendibili: gli animali vengono affittati, spostati da un circo all'altro in tutta Europa e scambiati, senza che sia così possibile tenerne un reale conteggio) in condizioni tutt'altro che consone alla loro natura.
Trascorrono infatti gran parte della loro vita chiusi in strette gabbie e conteiner, liberi di uscire dalle loro prigioni solo quando obbligati a esibirsi (con esercizi per loro del tutto innaturali e pericolosi per la salute fisica e psichica dell'animale), fatti soggiornare in Paesi con climi molto diversi da quelli delle loro zone di origine: quante volte, se ci si reca a visitare dopo lo spettacolo il "parco animali" di un circo, capita di osservare zebre e cammelli con le zampe immerse nella neve? I grandi felini e gli animali provenienti da Paesi caldi soffrono i rigori dei nostri inverni; eppure i circhi concentrano la loro attività nei mesi più freddi dell'anno.
I metodi di addestramento, inoltre, sono particolarmente disumani: tale addestramento, infatti, non mira (come ci fanno credere i circensi nelle interviste televisive e radiofoniche) a insegnare agli animali determinati esercizi, bensì a spezzarne il naturale istinto di ribellione. Con mezzi violenti e coercitivi, nelle scuole di addestramento leoni, tigri ed elefanti vengono educati a temere l'uomo. La loro docilità di fronte all'apprendimento di umilianti esercizi non è che una conseguenza di questa prima fase di dolore e sofferenza per gli animali.
Considerate queste premesse, è facile comprendere quanto e come il circo sia uno spettacolo crudele, da evitare e da contestare poiché veicolo di violenza su animali innocenti ed elemento fortemente diseducativo per i bambini che, assistendovi, imparano a considerare gli animali (e dunque anche i soggetti più deboli) come "giocattoli" da utilizzare e piegare a proprio piacimento.
La campagna nazionale LAV Vogliamo un circo umano si svolgerà attraverso banchetti informativi collocati in tutte le principali piazze italiane a partire dal 3 dicembre prossimo.
Ai tavoli sarà possibile firmare l'apposita petizione e contribuire alla raccolta fondi acquistando uno dei ciondoli realizzati con materiali provenienti dal commercio equo e solidale appositamente per la LAV (prezzo: 10 €).
Infine, per quanto riguarda la mia modesta attività di volontaria, di cui mi piace tenere informati i miei amici e lettori, informo che Mara, Cristiano e io collocheremo il tavolo dedicato alla campagna Vogliamo un circo umano come sempre a Casale Monferrato, in via Roma, nelle giornate dell'11 e 12 dicembre (al pomeriggio). Vi aspettiamo!